Donare, un gesto che fa la differenza
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Qualche consiglio utile sulle erogazioni liberali a favore delle popolazioni colpite da eventi calamitosi

Scegliere di donare è un atto di grande attenzione e solidarietà, ma per farlo bene è necessario capire come farlo e cosa realmente comporta. In particolare in questi giorni di grande sofferenza per le popolazioni dell'Emilia colpite dal terremoto, si moltiplicano le richieste di fondi di solidarietà e aumenta la volontà di compiere piccoli/grandi gesti solidali inviando un contributo a chi ha più bisogno. È importante, però, innanzitutto scegliere con attenzione le organizzazioni che operano sul campo e mettere a disposizione beni in ottimo stato di conservazione ed efficienza e soprattutto realmente utili alle esigenze dell'organizzazione che li riceve. In molti casi, inoltre, è più utile donare direttamente un contributo economico, in modo che si possano acquistare direttamente sul posto ciò di cui c'è più bisogno in base alle esigenze specifiche. È importante, inoltre, ricordarsi di donare quando i riflettori dei media e l'onda emotiva siano passati perché è in questa fase che gli aiuti spesso scarseggiano.
Quali sono i possibili benefici fiscali per chi decide di fare un'erogazione liberale per le popolazioni colpite dal terremoto?
Per le persone fisiche devono effettuare le erogazioni liberali in denaro attraverso operazioni tracciabili (assegni circolari non trasferibili, bonifici bancari, versamenti in conto corrente postele, carte di credtito, ecc.). Se la donazione viene effettuata a favore di una Onlus o di Aps iscritte nel registro nazionale previsto all'art. 7, legge 383/2000, diventa deducibile sino al 10% del reddito imponibile, con un massimo di 70mila euro. La misura è contenuta nell'art. 14, d.l. 14/03/2005 n. 35 (più dai, meno versi). In alternativa si può utilizzare la disposizione prevista all'art. 15, lettera i-bis, T.u.i.r., nella quale si prevede la detrazione di imposta del 19% per le erogazioni liberali sino a 2.065,83 euro ma è fiscalmente meno conveniente. La scelta della deduzione o per la detrazione deve essere unica per tutte le erogazioni liberali presenti nella propria dichiarazione dei redditi.
Le imprese, invece, possono usare le disposizioni previste dell'.art. 27, legge 133/1999 che rendono deducibili dal reddito d'impresa le erogazioni liberali in natura o in denaro a favore di fondazioni, associazioni, comitato o enti (individuati e riconosciuti attraverso un apposito decreto prefettizio della provincia in cui si è verificato l'evento) che lavorano a favore delle popolazioni colpite da eventi calamitosi. È consigliabile, anche in questo caso, utilizzare metodi di pagamento tracciabili. Per quanto riguarda, invece, le donazioni in natura (beni e servizi), da una parte è prevista la deducibilità piena, ai fini delle norme del T.u.i.r., in quanto i beni ceduti gratuitamente non si considerano destinati a finalità estranee a quelle dell'impresa. Il rischio che rimanga attiva, per le donazioni in natura, la "destinazione a finalità estranee a quelle dell'impresa" ai fini del pagamento dell'Iva, però esiste. Con la donazione in denaro, invece, questo rischio viene eliminato.
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