Sfratti alle Giravolte, intervengano le istituzioni
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Lo chiede in una lettera il Comitato per la Difesa dei Diritti degli Immigrati per dare un supporto agli immigrati rimasti senza un tetto a Lecce

Non si celebra nel migliore dei modi la Giornata mondiale del rifugiato del 21 giugno a Lecce. Un gruppo di immigrati del quartiere le Giravolte hanno, infatti ricevuto un ordine di sfratto entro fine mese. Lo sgombero immediato è previsto per due case in un immobile di proprietà delle suore benedettine, ricevute in eredità dalla Mara, personaggio molto noto in città, mentre per altri quattro alloggi dove vivono senegalesi e marocchini dovranno essere liberati entro fine mese.La questione è esplosa in seguito agli esposti di alcuni vicini che lamentano condizioni igienico-sanitarie precarie, seguita da un'ordinanza di sgombero del giugno 2010. Storie spesso dimenticate dalle istituzioni, quelle che animano il quartiere del centro storico di Lecce, e che ora rimbalzano alla cronaca nel peggiore dei modi. Per queste persone, infatti, non è ancora stata prevista alcun tipo di assistenza e da oggi si trovano senza un tetto e un ricovero sicuro, nemmeno nell'immediato. Tra loro, anche persone anziane che come tanti hanno fatto richiesta di un alloggio parcheggio senza riuscire ad accedere alla graduatoria.
Di seguito la lettera del Comitato per la Difesa dei Diritti degli Immigrati per chiedere l'intervento delle Istituzioni:
Il Comitato per la Difesa dei Diritti degli Immigrati esprime la sua solidarietà e vicinanza alle famiglie residenti in vico delle Giravolte che questa mattina hanno ricevuto un’ordinanza di sfratto. Questa dolorosa vicenda riaccende drammaticamente i riflettori sulla situazione di precarietà abitativa vissuta dalle tante famiglie di cittadini stranieri e autoctoni che abitano nella città di Lecce. Una situazione conosciuta ai più ma che si continua a far finta di non vedere. Le famiglie che oggi si vogliono mandar via dalle case di vico delle Giravolte abitano in quelle stesse case da più di vent’anni. Periodo durante il quale hanno sempre continuato a pagare quanto dovuto per l’affitto, nonostante le instabili e insalubri condizioni in cui gli immobili versavano da sempre. La situazione si era poi aggravata di recente a seguito dalla mancanza, per molte delle case, dell’allaccio alla rete idrica e fognaria.
Tutte queste situazioni di disagio erano state, nel corso degli anni, più volte denunciate dagli stessi residenti. Voci sempre rimaste inascoltate e alle quali oggi si risponde solo con uno sfratto destinato, di fatto, ad aggravare ancor più le già difficili condizioni di vita di questi nostri concittadini.
Chiediamo un intervento immediato da parte del Comune di Lecce e delle Istituzioni locali che, intanto, scongiuri la messa per strada d’interi nuclei famigliari - che non saprebbero nemmeno come e dove poter passare la notte - e che contemporaneamente si attivino dei percorsi finalizzati alla ricerca di soluzioni praticabili e rispettose della dignità delle persone, concertate con le stesse famiglie dei cittadini stranieri che oggi si vogliono buttare per strada senza alcuna alternativa possibile. Chiediamo, in fine, ai cittadini di Lecce e alla società civile di dimostrare la propria solidarietà e di essere al fianco di queste famiglie. La casa è un diritto di tutti!!!
Comitato per la Difesa dei Diritti degli Immigrati
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