Irregolari sfruttati, chi denuncia avrà il permesso di soggiorno
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Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo che inasprisce le sanzioni per chi sfrutta il lavoro in nero e supporta chi denuncia

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, su proposta del Ministro per gli affari europei e del Ministro del lavoro, il decreto legislativo che recepisce la normativa comunitaria in materia di sanzioni e provvedimenti nei confronti dei datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare. Permesso di soggiorno di sei mesi anche per lo straniero che denuncia il suo datore di lavoro in nero. C’è poi una terza norma, transitoria (che è in attesa del via libera europeo): una sorta di sanatoria per chi mette in regola il dipendente extracomunitario, stipulando finalmente un contratto alla luce del sole.
Lo schema di Decreto-Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri recepisce la Direttiva Europea n. 53/2009 che inasprisce le sanzioni penali e amministrative per quei datori di lavoro che impiegano irregolarmente cittadini di Paesi terzi. In caso di grave sfruttamento è prevista, come detto, la concessione del permesso di soggiorno per un anno per l’immigrato che denuncia lo sfruttamento.Il Ministro Riccardi qualche mese fa, ha espresso l’opinione che fosse necessario accompagnare l’applicazione delle nuove norme con una breve fase transitoria che preveda la possibilità di un “ravvedimento operoso” per il datore di lavoro, permettendo allo stesso di adeguarsi in tempi congrui alla nuova disciplina, previo pagamento di una somma, per evitare sanzioni più gravi. Le Commissioni parlamentari della Camera (24 maggio 2012) e del Senato della Repubblica (4 e 5 giugno 2012) nel rendere il prescritto parere sullo schema di decreto legislativo hanno espresso a larga maggioranza analoga volontà di prevedere una fase transitoria per permettere ai datori di lavoro di conformarsi alla nuova normativa. Il Ministro Riccardi si è fatto anche interprete di questa volontà parlamentare. I tecnici dei Ministeri interessati stanno ora lavorando per ultimare i dettagli della normativa approvata. Si parla di una sanzione intorno ai 1.000 euro, oltre ai mancati pagamenti degli oneri fiscali, previdenziali ed assistenziali.
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