Servizio Civile Nazionale, un sistema in disfacimento
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Lo dimostrano i dati della Relazione annuale relativa al 2011. In tre anni meno della metà i progetti finanziati e riduzione del 50% del numero dei volontari

Il Servizio Civile Nazionale è un progetto in disfacimento. È quello che emerge dalla Relazione annuale relativa al 2011 che racconta di una progressiva delle risorse e del numero dei volontari negli ultimi 3 anni: meno della metà i progetti finanziati e riduzione del 50% del numero dei volontari. I fondi, infatti, sono passati da 210,6 milioni di euro del 2009 a 123,3 del 2011. Un dimezzamento, quindi, anche del numero dei volontari scesi da 30.377 a 15.939. I progetti presentati dagli enti sono stati 5.043, per un complessivo numero di volontari richiesti pari a 52.717: ne sono stati approvati 4.170 per un totale di 43.761volontari, ma i finanziati sono stati molti di meno, 2.183 (1.299 di enti non profit, 884 realizzati da enti pubblici).
Un progetto a rischio chiusura che, però, continua a suscitare enorme interesse da parte dei giovani: sono 300mila, dai 18 a i 28 anni, le ragazze e i ragazzi che sono partiti per l’anno di servizio all’estero dal 2001 (data della nascita del Scn) in poi. Un motore sociale, quello del Servizio Civile Nazionale a supporto di un sistema di welfare anche questo in disfacimento. Nel 2011 i volontari sono stati impiegati prevalentemente nel campo dell'assistenza: 59,96%, in aumento del 2% rispetto all'anno precedente; segue il settore relativo all'Educazione e alla promozione culturale (24,94%, +1%). Il segmento relativo alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale si ferma all'8,79% (-2%). Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio, emerge il fatto che, nonostante quasi la metà dei progetti finanziati alle Regioni e Province autonome si concentri nelle regioni del nord (circa il 45%), il maggior numero dei volontari impiegati si riscontra nelle regioni del sud (45,63%); segue il Nord con il 30,71% e il Centro con il 23,66%. Per gli invii all’estero, dei 41 progetti realizzati da 462 volontari, il 42,64%, pari a 197 unità, ha operato in America Latina; il 32,03% (148 unità), in Africa, il 6,93% (32) in Asia e solo 2 giovani in Oceania.
«Serve un nuovo sistema – ha commentato il ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione con delega al Servizio civile Andrea Riccardi – capace di autorigenerarsi per garantire a un numero sempre maggiore di giovani l'opportunità di crescere nei valori della solidarietà. Nel corso dei pochi mesi del mio mandato ho recuperato, nell’ambito del bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nei capitoli di mia competenza, di risorse finanziarie aggiuntive per il Scn per un importo pari a 50 milioni di euro, risorse che serviranno a stabilizzare il Servizio civile nel biennio 2013–2014. Le proiezioni effettuate dall’Ufficio nazionale hanno quantificato in 18.810 unità i volontari che è possibile avviare al servizio, di cui 450 all’estero, per ciascun anno del biennio considerato. Inoltre, ho chiesto ufficialmente al ministero dell’Economia e delle Finanze di integrare la dotazione finanziaria del Fondo nazionale per il servizio civile fino a 120 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2013-2015».
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