Cerca nel sito:  

Le regioni al Governo: “Subito un tavolo per le politiche sociali”

Data: 24/07/2012
Categoria: Altre News

Alla Conferenza Stato-Regioni di domani, la Commissione nazionale per le politiche sociali delle regioni chiederà al Governo un confronto e un dialogo immediati per stabilire le priorità di intervento

Non è più il tempo di attendere, la questione della crisi finanziaria del nostro Paese e del pesante depauperamento delle risorse in materia di politiche sociali, richiede un intervento strutturale immediato, serio e responsabile da parte del governo. È di questa opinione la Commissione nazionale per le politiche sociali della Conferenza delle regioni che domani, in sede di Conferenza Stato Regioni, chiederà al Governo un confronto e un dialogo immediati per stabilire le priorità di intervento.

Dal 2009 è in atto una costante sforbiciata ai fondi che strutturalmente sono assegnati alle regioni per le politiche sociali: dal Fondo nazionale politiche sociali che in tre anni è stato abbattuto di oltre il 98% (sceso dal 2009 ad oggi da circa 550 milioni a 10 milioni), al Servizio Civile ridotto di oltre il 70%. “Tutto ciò – sostengono le Regioni – è dovuto sia a minori disponibilità,  che ai ripetuti  tagli lineari (operati anche verso Regioni e Comuni), dalle diverse manovre finanziarie, poste in essere per la grave situazione economica in cui versa il Paese”. Ma il problema per le Regioni non sta solo nei tagli operati negli anni ma anche nelle scelte: “dal 2010 si assiste a micro finanziamenti scelti dal Governo, a favore di politiche familiari (25 + 45 milioni tra 2011 e 2012) o Pari Opportunità (15 milioni proposta 2012), interventi mirati solo su malati di Sla,  senza che gli stessi siano inquadrati in organici interventi sulle politiche sociali a favore della famiglia e dei cittadini”. Il problema delle scelte frammentate non può che causare interventi parcellizzati che non giovano alla crescita di un sistema di welfare organico.

La dinamica è veramente complessa e viziosa giacché – a parere delle Regioni – la grave situazione di crisi finanziaria pubblica in cui versa il Paese, è anche causa “dell’aumento della povertà, del disagio delle popolazioni giovanili, degli adulti che perdono il lavoro e degli anziani con i problemi di non autosufficienza, mentre contestualmente, la necessaria modifica del mercato del lavoro, obbliga la mano d’opera femminile, tradizionale “risorsa sociale” a ritardare la cessazione dalle attività lavorative, aggravando i problemi di cura familiare”. Una situazione che potrebbe dunque definirsi al collasso se si considera che la popolazione più fragile, sostenuta nelle cure anche dalle risorse del Fondo per la Non autosufficienza, ora azzerato, non avrà alternativa nel sostegno alla cura, giacché anche nella sanità la stretta per le regioni è sempre più soffocante. “In questo contesto, sono fortemente indebolite, anche le risorse del Terzo Settore e della Cooperazione sociale, mettendo a rischio numerosi posti di lavoro” oltre che un sostegno di spessore a tutto il lavoro di assistenza e cura alla persona.



Torna all'elenco delle notizie
Sede centrale: Via Gentile, n.1a Lecce Tel.: 0832 392640 Fax: 0832 392640 E-mail:
Copyright © 2013-2015 Csvsalento. Tutti i diritti riservati.