Consumo del territorio, pronto un disegno di legge
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Ogni giorno in Italia si cementificano 100 ettari di terreni naturali. Una proposta di legge del ministero per le Politiche agricole prova a frenare il processo distruttivo in corso
Nel nostro Paese ogni giorno si cementificano 100 ettari di terreni naturali: è quanto emerge dal Rapporto sulla condizione del consumo del suolo e dell’agricoltura in Italia, un fenomeno irreversibile che coinvolge i terreni migliori, i più fertili, pianeggianti e redditizi. Tant’è che dagli anni Settanta la superficie agricola non utilizzata (Sau) italiana è diminuita del 28%: una superficie pari a Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna messe insieme. Non solo, l’Italia è il terzo Paese nell’Unione Europea per deficit di suolo agricolo (consuma più di quanto il proprio suolo agricolo sia in grado di produrre) e il quinto su scala mondiale. La Germania, con i suoi 229 abitanti per kmq contro 200 dell’Italia e un tasso di industrializzazione decisamente più alto, è meno cementificata dell’Italia, preceduta solo da Olanda, Belgio e Lussemburgo.
È in questo contesto che si inserisce il «Disegno di legge quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo» presentato dal ministro per le Politiche Agricole e Forestali Mario Catania per arginare il depauperamento delle risorse agricole e paesaggistiche e contrastare la cementificazione. Tre i punti fondamentali dell'impianto legislativo: porre un limite al tetto dei terreni agricoli convertiti in aree edificabili, inserire il divieto di mutamento di destinazione per quelli che hanno ricevuto un aiuto dall’Unione europea, e chiedere l’abrogazione (nel 6° e ultimo articolo) della normativa relativa agli oneri di urbanizzazione per il finanziamento delle spese correnti.
Una proposta accolta con soddisfazione, tra gli altri, da Carlo Petrini, presidente di Slow Food: «In un momento come questo, quando paiono non esserci più soldi per i servizi fondamentali, è una scelta coraggiosissima». A rischio non sono solamente suolo e paesaggio, ma la nostra sicurezza alimentare.
Da tempo a battersi per una riduzione del consumo del territorio, opera il Forum Nazionale «Salviamo il Paesaggio – Difendiamo i Territori» un aggregato di associazioni e cittadini (sul modello del Forum per l’acqua pubblica), nato per tutelare il paesaggio dall’avanzata indiscriminata del cemento. Fanno parte del Forum anche diverse associazioni salentine. Tra le odv, "Nuova Messapia" di Soleto e il Comitato SOS 275.
Tra le importanti iniziative del Forum c’è il censimento, tuttora in corso, proposto a ogni Comune italiano per fare la conta di quante abitazioni e quanti edifici produttivi siano già costruiti ma non utilizzati. Una ricerca che potrebbe diventare uno strumento fondamentale a sostegno di questa iniziativa legislativa.
Ecco il link:
http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/07/censimento-del-cemento-a-che-punto-siamo/
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