Goletta Verde boccia la Puglia ma salva il Salento

Data: 01/08/2012
Categoria: Altre News

L'allarme arriva dalla campagna itinerante di Legambiente “Goletta Verde”: la qualità delle acque pugliesi inizia a traballare ma il mare salentino resiste. In Puglia, infatti, 13 su 20 punti delle acque regionali risultano critici, di cui 10 “fortemente inquinati” e 3 “inquinati”. Sotto accusa ancora una volta foci dei fiumi e canali, che dimostrano le carenze depurative soprattutto dei comuni interni, ma anche scarichi non depurati adeguatamente da impianti di trattamento attivi. Valori batteriologici superiori ai limiti di legge sono stati riscontrati nel capoluogo pugliese, nella provincia di Bat, nel foggiano e in cinque punti campionati nel tarantino (Castellaneta Marina, in località Romanazzi, Palagiano, Marina di Pulsano, a Lizzano, nei pressi del Canale dei Cupi, a Massafra). Anche nel brindisino sono stati rilevati 3 punti critici, di cui due fortemente inquinati: nel comune di Brindisi, in località Torre Testa, presso il Canale Gianicola, a Fasano, in località La Forcatella, e nel comune di Carovigno, in località Torre Guaceto. Lungo la costa pugliese sono state controllate alcune spiagge in gran parte segnalate dai cittadini come punti critici, ma che hanno registrato livelli di inquinamento batterico entro i limiti di legge. Nella provincia di Lecce, in particolare, sono stati analizzati i punti nel comune di Porto Cesareo, in località Torre Castiglione, sulla spiaggia alla fine della Via 214, nel comune di Leuca, sullo Scalo di Leuca, e nel comune di Otranto, sulla spiaggia nei pressi del Canale del Lago Alimini Grande. Il mare salentino, nonostante l'assenza in alcuni tratti di sistemi di depurazione, si mantiene pulito. Il tallone d'Achille è, quindi, il sistema di depurazione che avvalora i dati Istat secondo cui la Puglia con il 60% è la quartultima regione d'Italia per percentuale di popolazione servita da un efficiente servizio di depurazione.