Addio alle lampadine a incandescenza
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Dall'1° settembre saranno messe al bando quelle da 40, 25 e 15 watt con un potenziale risparmio energetico su scala europea equivalente al ritiro di 7milioni di automobili

Le vecchie lampadine a incandescenza hanno le ore contate. Dal 1° settembre prossimo nell'Unione Europea, infatti, in base a quanto stabilito da due regolamenti adottati dalla Commissione europea nel marzo 2009, cesserà la commercializzazione delle lampadine da 40, 25 e 15 watt, comportando, quindi, la scomparsa definitiva delle lampadine energivore, ossia collocate nelle classi D, E e F, per lasciare spazio solo a quelle in classe A, B e C. Dal 2016 saranno inoltre bandite le lampadine di classe C, le lampade alogene a bassa efficienza. Negli anni sono state messe al bando quelle da 100, 60 e 75 watt.
L'obiettivo è quello di innescare un processo virtuoso di risparmio energetico tagliando le emissioni grazie all'uso delle nuove lampadine a risparmio energetico e le lampadine fluorescenti compatte – CFL che consentono di risparmiare fino all'80% di energia rispetto alle lampadine di tipo Edison e durano 10 volte più a lungo. Cambiando tutte le lampadine una famiglia media può, dunque, arrivare a risparmiare fino a 50 euro l'anno di elettricità per un risparmio complessivo, su scala europea, equivalente alla produzione annuale di 10 centrali elettriche e 15 tonnellate l'anno di emissioni di CO2, come se venissero ritirate dalla circolazione 7 milioni di automobili.
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