Turismo sostenibile, certificati i Parchi salentini
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Con il riconoscimento della Carta europea per il turismo sostenibile nelle aree protette, il sistema salentino si impegna a investire in buone pratiche di collaborazione e sviluppo

Sono sette le aree protette pugliesi che hanno ottenuto il riconoscimento della Carta europea per il turismo sostenibile nelle aree protette (Cets): l'intero sistema dei parchi regionali del Salento tra cui quelli naturali del Parco di Rauccio, costa Otranto/S. Maria di Leuca - Bosco di Tricase, Litorale di Ugento, Punta Pizzo e Isola di S. Andrea, Porto Selvaggio e Palude del Capitano, Palude del Conte e Duna Costiera di Porto Cesareo, cui si aggiunge il parco Dune costiere da Torre Canne a Torre S. Leonardo. Si tratta di una vera e propria certificazione di qualità che impegna i parchi a realizzare buone pratiche di turismo sostenibile sviluppando una collaborazione stabile con tutte le parti interessate e tutelando il patrimonio naturale e culturale. La Cets è coordinata da Europarc Federation, che, col supporto delle sezioni nazionali della federazione (come Federparchi-Europarc Italia), gestisce la procedura di conferimento della Carta alle aree protette.
La Cets è basata su 10 principi, che tutti i partecipanti al processo della Carta sottoscrivono e che ispirano tutte le azioni della Carta:
1. lavorare in partnership: coinvolgere tutti coloro che sono implicati nel settore turistico dell'area protetta, per il suo sviluppo e la sua gestione;
2. elaborare una strategia: predisporre e rendere effettiva una strategia per il turismo sostenibile ed un piano d'azione per l'area protetta con la responsabilità di tutti gli attori coinvolti;
3. tutelare e migliorare il patrimonio naturale e culturale: proteggere le risorse da un turismo sconsiderato e ad alto impatto;
4. qualità: garantire ai visitatori un elevato livello di qualità in tutte le fasi della loro visita;
5. comunicazione: comunicare efficacemente ai visitatori le caratteristiche proprie ed uniche dell'area;
6. prodotti turistici specifici locali: incoraggiare un turismo legato a specifici prodotti che aiutino a conoscere e scoprire il territorio locale;
7. migliorare la conoscenza, formazione: potenziare la conoscenza dell'area protetta e dei temi della sostenibilità tra tutti gli attori coinvolti nel settore turistico;
8. qualità della vita dei residenti: assicurare che il sostegno al turismo non comporti costi per la qualità della vita delle comunità locali residenti;
9. benefici per l'economia: accrescere i benefici provenienti dal turismo per l'economia locale;
10. monitoraggio dei flussi, riduzione degli impatti: monitorare i flussi di visitatori indirizzandoli verso una riduzione degli impatti negativi.
La procedura per l'ottenimento della Carta è articolata in tre fasi:
1. turismo sostenibile per l'area protetta;
2. turismo sostenibile per imprese turistiche locali;
3. turismo sostenibile per i tour operator.
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