"Le Istituzioni adottino le Case della Sussidiarieta' e dei Beni Comuni"
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Il governo adotti le "Case della sussidiarieta' e dei Beni Comuni": e' questo il contributo della Puglia alla sesta Conferenza nazionale del volontariato a L'Aquila (5-7 ottobre)

Se al volontariato c'e' oggi poco da dire o insegnare rispetto alle azioni concrete, avendo ormai esso dimostrato chiaramente che cosa sa fare in caso di calamita' naturali, o nella innovazione dei servizi alla persona (sanita' o sociale) o nella salvaguardia dell'ambiente e dei beni territoriali e culturali, o nella promozione della cultura solidale e della responsabilita', sicuramente in questo particolare momento storico, che casualmente coincide con la peggiore crisi economica mondiale, al volontariato tocca fare un ulteriore passo avanti: dare un contributo concreto alla maturazione del paese, consolidando quelle buone prassi che portano a costruire strategie e azioni politiche che possano dare concreta soluzione ai bisogni dei cittadini e del territorio. Come si potranno costruire politiche adeguate, in un tempo di complessita' e frammentazione - per non parlare della tragedia della illegalità e della corruzione che sembrano ormai avere ucciso la credibilità della classe politica - se non si e' capaci di costruire azioni condivise, per analizzare i problemi, trovare le soluzioni, attuarle e verificarne l'efficacia, senza il contributo di tutti gli attori del sistema paese? Dalla Puglia viene alla VI assemblea del volontariato un proposta: si attuino sui territori le "Case della sussidiarietà e dei beni comuni"; una proposta che nasce dal percorso di FQTS 2, e che e' gia' stata fatta propria dalla Regione Puglia, da Anci Puglia, Forum Terzo Settore, CSV Net Puglia, Convol con la firma di un vero e proprio patto il 16 settembre 2011. Le "case" sono luoghi fisici nei quali, liberamente e senza alcun vincolo, Istituzioni, Terzo Settore, imprese, cittadini fanno pratica concreta di sussidiarieta', nello spirito del comma 4 dell'art 118 della Costituzione italiana. Si tratta, insomma, di un luogo fortemente politico, dove si parte dai bisogni, si individuano le problematiche connesse, si cerca insieme l'idea che puo' portare alla soluzione di questi problemi, si scrive un "programma politico". In questo modo si governa meglio la complessità, si valorizzano le diversita', si accresce la responsabilità condivisa. Si costruisce un futuro a partire dagli interessi generali, dalla valorizzazione dei beni comuni, oltre gli interessi particolari e le torsioni della legalita'.
Luigi Russo, presidente Csv Net Puglia
csvpuglianet@gmail.com
Di seguito il documento integrale del patto della sussidiarietà:
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