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Ottimi risultati per il numero verde ambientale

Data: 09/10/2012
Categoria: Altre News

Nei tre mesi di attivazione del Numero verde contro i reati ambientali sono state tante le chiamate dei cittadini che non hanno esitato a collaborare con i volontari del Wwf Terra D'Otranto.

Ha vinto la collaborazione e la sensibilità ambientale. Con soddisfazione il Wwf Terra d'Otranto rende noto che l'esperimento sull'istituzione di un numero verde contro i reati ambientali è riuscito perfettamente.
Il numero verde 800.08.58.98 istituito dall’Assessorato al Demanio Marittimo della Regione Puglia e gestito dal Wwf Puglia, attivo dal 15 giugno al 15 settembre, ha riscosso il consenso di tante persone, che non hanno esitato a utilizzarlo per segnalare gli scempi ai danni dell'ambiente.

"Le segnalazioni che i cittadini hanno fatto al Numero verde nel corso dell'estate sono l'espressione di una partecipazione consapevole e diffusa allo sforzo e all'impegno del WWF in difesa della natura e della bellezza paesaggistica del nostro territorio, e ad essi va in primo luogo il nostro ringraziamento" - si legge in una nota mandata dai responsabili del Wwf Terra D'Otranto. Nella stessa, i volontari affermano che nel territorio di propria competenza ha ricevuto segnalazioni per la condizione delle coste, "bersaglio dell'aggressione selvaggia della speculazione, della cementificazione e del vandalismo, in più di qualche caso nella colpevole indifferenza delle Istituzioni che avevano il compito di vigilare sulla loro integrità".
Ed ancora, segnalazioni per i centri abitati, della costa e delle marine, dove il problema comune riguarda i rifiuti solidi urbani, abbandonati abusivamente o accumulati presso i punti raccolta (cassonetti, campane per la differenziata e simili), a causa dell'inadeguatezza dei servizi municipali di raccolta e smaltimento, dato l'aumento della popolazione residenziale nel periodo estivo.
 
Sono stati segnalati anche: i camping ed i parcheggi auto in aree non autorizzate; gli ostacoli posti alla libera fruizione delle spiagge a causa degli stabilimenti balneari aumentati in numero ed estensione; la presenza di rifiuti sugli arenili; l'inquinamento acustico (soprattutto in prossimità di locali pubblici) e la denuncia di natanti sotto costa. Tra i più segnalati, anche gli scempi sulle dune sbancate per farne passaggi pedonali o addirittura automobilistici, o peggio ancora giardini privati a servizio di ville che si affacciano sul mare.  Una volta ricevute le segnalazioni i volontari del Wwf sono andati sul posto per le verifiche e documentare anche attraverso foto.

"Tutto questo è stato possibile grazie anche alla disponibilità degli attivisti WWF, che hanno svolto questo importantissimo ruolo in forma assolutamente volontaria, a titolo gratuito, fatto ancora più significativo nell'attuale difficile situazione finanziaria in cui versano le Amministrazioni locali, con le inevitabili ricadute sulla loro effettiva capacità di presidiare il territorio - e concludono i rappresentanti del Wwf - oltre al suo concreto valore di vigilanza del territorio, questa esperienza assume anche un significato simbolico più alto nel momento in cui testimonia il primato dell'interesse collettivo e l'affermazione di un civismo etico che non intende arretrare dinanzi all'arrogante affermazione di interessi particolari e privati, di questi tempi così diffusa e radicata. Un buon auspicio per il futuro del nostro Paese".



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