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Dolore cronico, una guida per farsi aiutare

Data: 22/10/2012
Categoria: Altre News

A realizzarla Cittadinanzattiva - Tribunale per i Diritti del Malato. A Lecce sarà distribuita il 25 ottobre e sarà l'occasione per chiedere l'istituzione del comitato Ospedale senza dolore

In Italia sarebbero circa 15 milioni le persone affette da dolore cronico, di cui solo il 10% legato ad una malattia oncologica. Il dolore è, il più delle volte, dovuto a patologie vertebrali, artrosi, cefalea, neuropatie periferiche e direttamente o indirettamente a forme tumorali. Ogni anno vengono persi almeno 3 milioni di ore lavorative per problemi riconducibili al dolore cronico. Eppure il dolore è spesso considerato, sia dai pazienti che dai medici, come parte ineludibile della malattia, da accettare e sopportare.

La Guida IN-DOLORE, realizzata da Cittadinanzattiva - Tribunale per i Diritti del Malato, sfata il tabù e offre consigli ai cittadini su cosa fare e cosa "pretendere", a casa, dal medico di famiglia, nelle strutture sanitarie, per non soffrire inutilmente. La stessa, inoltre, fornisce le istruzioni per l'uso della legge 38 del 2010 che, pur ancora sconosciuta ai più, di fatto è una legge all'avanguardia in Europa e ci difende dal dolore inutile. Per l’occasione è stata predisposta una Guida, realizzata grazie alla collaborazione di numerosi soggetti istituzionali, fra cui il Ministero della Salute, e al contributo non condizionato di Grünenthal. I volontari del Tribunale per i Diritti del Malato saranno a disposizione dei cittadini, per dare informazioni e suggerimenti sui loro diritti, con iniziative in programma per tutto il mese di ottobre in oltre 50 città italiane.

A Lecce la distribuzione del materiale informativo sul tema della lotta al dolore inutile è prevista per il 25 ottobre 2012 dalle ore 9 alle 12 presso l'atrio dell'Ospedale “V. Fazzi” di Lecce e del Polo Oncologico “Giovanni Paolo II”

I volontari del Tribunale per i Diritti del Malato di Lecce sono, in particolare, impegnati nel promuovere l’attivazione di uno degli strumenti più importanti previsti dalla legge 38/2010: il comitato Ospedale senza dolore, obbligatorio per legge, che prevede la presenza di operatori di anestesia, personale infermieristico, membri del servizio farmaceutico, rappresentanti della Direzione Sanitaria, medici di Oncoematologia e Oncoematologia pediatrica, nonché di membri di organizzazioni no profit. A due anni dall’entrata in vigore della normativa, il comitato è ancora assente nella ASL di Lecce. Altro nodo critico nella Azienda Sanitaria salentina è la mancanza di una sistematica rilevazione e valutazione del dolore all’interno della cartella clinica di ogni paziente mediante parametri oggettivi (frequenza cardiaca, pressione, arteriosa, frequenza respiratoria) e misurazioni soggettive, nonché le terapie e i farmaci utilizzati e i risultati antalgici ottenuti.


Sul sito web di Cittadinanzattiva, a partire dal 4 ottobre, è stata allestita una sezione dedicata alla campagna, con informazioni sugli appuntamenti, la possibilità di scaricare la Guida i moduli per segnalare casi di negazione del diritto a non soffrire. Ecco alcuni dei consigli contenuti nella Guida IN-DOLORE:

NON VERGOGNARTI. Soffrire non è una questione di cui vergognarsi. Anzi spiegare il dolore che provi, la sua intensità, frequenza e durata, è il primo passo per sconfiggerlo!

NON ESITARE A CHIEDERE SPIEGAZIONI. Devi parlare del tuo dolore con il medico di famiglia e con gli operatori sanitari che ti assistono, chiedere loro delucidazioni in merito a quello che puoi fare per alleviare le tue sofferenze.

FAI VALUTARE E MISURARE IL TUO DOLORE. Pretendi che il dolore che provi sia valutato e misurato con gli appositi strumenti o scale dai medici ed operatori che ti curano. Se sei in ospedale o in una struttura sanitaria, verifica che nella cartella clinica sia riportato il dolore provato, come è stato curato e l’andamento nel tempo. 

FIDATI. Dubbi e paure anche nella scelta della terapia più adeguata per controllare il dolore sono legittimi, ma esprimerli è fondamentale. Medici ed infermieri sono tuoi alleati nella lotta al dolore. 

SCEGLI E COLLABORA ALLA CURA. Solo tu puoi scegliere cosa è meglio per te, dopo aver acquisito consapevolezza e dopo aver fugato ogni dubbio. Partecipa attivamente alla cura del tuo dolore, chiedendo cosa puoi fare (es. regole alimentari da seguire, attività fisica, movimenti, etc..) per controllarlo, imparando a gestire le terapie, riconoscendo sintomi e segnali di dolore più intensi.

Documenti allegati:


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