SCN, ancora un taglio
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La richiesta del ministro Riccardi di integrare di 120milioni di euro i fondi destinati al triennio 2013/2015 è stata ignorata dal Governo nel disegno di Legge di stabilità
I 120 milioni di euro promessi dal ministro alla Cooperazione e l’Integrazione con delega al servizio civile, Andrea Riccardi per il Servizio civile nazionale non arriveranno. I fondi sarebbero stati destinati per il triennio 2013/2015 ma la richiesta è stata ignorata dal Governo che nella stesura del disegno di legge di stabilità 2013 in discussione alla Commissione Bilancio della Camera, ha addirittura ulteriormente ridotto gli stanziamenti per il servizio civile. Per il 2013 dai 75,6 milioni previsti dalla precedente Legge di stabilità si passa a 71,2 milioni, per il 2014 si scende da 82,5 a 76,2, mentre nel 2015 da 81,3 a poco meno di 77 milioni. I fondi saranno, inoltre, “lordi”, perché andranno decurtati di un ulteriore 10% a causa di una circolare interna della Presidenza del Consiglio dei ministri, da cui il Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile dipende, con cui Monti ha imposto un’ulteriore stretta interna sulle spese.
Se approvati, i nuovi stanziamenti della Legge di stabilità 2013 potrebbero mettere in discussione i calcoli fatti dall'Ufficio del servizio civile, che a partire dai precedenti fondi prevedeva per ciascun bando volontari del prossimo biennio 2013-2014 l'avvio di circa 18.800 ragazzi (di cui 450 in progetti da realizzarsi all'estero). A questo si aggiunge l'annullamento della Consulta nazionale del servizio civile, che in scadenza a fine ottobre a causa della legge sulla “spending review”.
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