Torna l'Imu per il non profit
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Cancellato dal Governo l'emendamento approvato all'unanimità che estendeva le esenzioni per la tassa sugli immobili agli enti che operano senza fini di lucro

Marcia indietro sull'Imu per il non profit. L'emendamento che aveva “salvato” gli enti del terzo settore dal pagamento della tassa sugli immobili è stato cancellato dallo stesso presidente del Consiglio Mario Monti. L'Imu dovrà essere versata da tutti gli enti che esercitano una qualche attività commerciale anche se parziale. È bastata una telefonata, infatti, per stoppare l'emendamento già approvato all'unanimità che estendeva le esenzioni Imu alle realtà che operano senza fini di lucro senza reinvestire gli utili.
Il Governo ha presentato, quindi, un nuovo emendamento che cancella la proposta di esenzione, nel timore che l'Europa possa sanzionare l'Italia per aver agevolato le imprese non profit a scapito di quelle profit. Un colpo di coda che costringerà le organizzazioni a pagare per attività come, ad esempio, le mense dei poveri, le rimesse delle ambulanze, i centri di recupero per tossicodipendenti, le case accoglienza per ragazze madri o per le attività che richiedono un contributo agli utenti, così come era stato stabilito nel primo regolamento, quello poi bocciato dal Consiglio di Stato, anche se per motivi non sostanziali. La promessa formulata dal Governo per andare incontro agli enti che operano senza fini di lucro è di riformulare il regolamento con ulteriori circolari in modo da specificare i termini dell'imposta andando incontro alle necessità del mondo del terzo settore.
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