Le banche per l'inclusione delle persone LGBT
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I big della finanza per la prima volta in Europa insieme per promuovere l'uguaglianza in ambito lavorativo di gay, lesbiche, bisex e transgender

Arriva dalla finanza uno contributo per favorire l'uguaglianza in ufficio di dipendenti gay, lesbiche, bisex e transgender (Lgbt). Spinte dal tentativo di recuperare un evidente calo di credibilità, le banche si tanno impegnando nella battaglia per il diritto alla diversità di orientamento sessuale anche sul luogo di lavoro in un incontro martedì 13 a Londra, per la prima volta in Europa, sul tema.
Dopo l'incontro avvenuto a New York, terranno banco i big della finanza mondiale come Bank of America Merrill Lynch, Citi, Deutsche Bank, Credit Suisse, Goldman Sachs, Hsbc. Se in Italia il tema è ancora poco sentito, nei paesi anglosassoni si discute molto di inclusione sociale. Alcuni datori di lavoro, ad esempio, hanno fondato l'associazione Parks i cui soci sono datori di lavoro che si pongono l’obiettivo di aiutare le aziende a valorizzare le opportunità di business legate allo sviluppo di strategie rispettose della diversità. La motivazione, quindi, non sarà certo nobile, in quanto l'obiettivo è quello di migliorare l'impatto sul cliente, ma di questi tempi non può che essere una buona notizia.
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