Lotta alla poverta', si spende molto e male
Categoria: Altre News
A dimostrarlo i dati del Rapporto 2012 sulla povertà diffusi dalla Fondazione Zancan. Aumenta la spesa assistenziale dei Comuni ma le condizioni non migliorano

Esiste un corto circuito nelle politiche di lotta alla povertà in Italia. Se da un lato, infatti, cresce la spesa assistenziale, è in aumento anche quella per la lotta alla povertà e per il sostegno alle persone in condizioni di disagio. A dimostralo, i dati diffusi dalla Fondazione Emanuela Zancan nel rapporto 2012 sulla lotta alla povertà. Si spende molto, quindi, ma male e l'erogazione dei contributi economici non riesce ad avere effetti duraturi, continuando ad alimentare la spirale della povertà. Il rapporto dal titolo "Vincere la povertà con un welfare generativo" analizza gli interventi e le politiche di contrasto alla povertà, per definire meglio utilità, effetti, costi, benefici e sprechi. La crisi, con le sue pesanti ricadute sociali, obbliga a un ripensamento e a un salto di qualità della lotta alla povertà, in un sistema di welfare che deve diventare capace di rigenerare le proprie risorse, non solo e soltanto economiche ma anche e soprattutto umane. Un welfare generativo è capace di responsabilizzare e responsabilizzarsi, sulla base di un diverso incontro tra diritti e doveri, passando dalla logica del costo a quella dell’investimento e privilegiando l’efficacia e non la semplice assistenza. È la via per una nuova cittadinanza che fa del governo dei diritti e dei doveri un’opzione strategica e generativa che restituisce ai diritti sociali il loro ruolo di motore moltiplicativo delle capacità.
Tra il 2008 e il 2009 la spesa assistenziale dei comuni, infatti, ha registrato un aumento del 4,7%, mentre quella per la povertà è salita del 7,4% (con un'accelerazione rispetto al trend passato) e quella per il disagio economico del 13,3%. In cinque anni (dal 2005 al 2009) la spesa sociale, al netto dell’inflazione, è passata da 5.741milioni di euro a 6.979 milioni di euro (+22%). Allo stesso tempo, quella destinata al sostegno delle persone con disagio economico è aumentata del 42% (da 1.164 a 1.656milioni di euro) e quella per la povertà del 37% (da 423 a 579milioni di euro).
Quasi un terzo (32%) dei 115,94 euro pro capite della spesa per i servizi sociali locali nel 2009 è servito a dare aiuto a persone povere o con disagio economico (37,12 euro, l’8% in più rispetto al 2008). Ad assorbire maggiormente la spesa comunale, minori e famiglie, cui viene destinato circa un terzo del totale (12,05 euro per abitante nel 2009), mentre un altro 25% circa va alle persone in condizione di povertà estrema (9,61 euro nel 2009) e poco più di un quinto alle persone anziane (7,83 euro nel 2009).
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