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Pugliesi tra i piu' grassi e pigri d'Italia

Data: 13/12/2012
Categoria: Altre News

Dati poco confortanti quelli emersi dalla Relazione sullo stato sanitario del Paese, pubblicato dal ministero della Salute. Un pugliese su due ha problemi di peso. A rischio obesità sempre più i bambini  

Una fotografia dei pugliesi che non rende merito alla tanto decantata e apprezzata dieta mediterranea. Secondo i dati pubblicati dalla Relazione sullo stato sanitario del Paese, pubblicata come ogni anno dal ministero della Salute è emerso che i pugliesi sono grassi e pigri.

La media italiana per quanto riguarda le persone con problemi di peso è di 4 su 10. Quasi la metà dei pugliesi (il 49 per cento) rientra nelle categorie degli obesi o delle persone in sovrappeso e questo dà alla Puglia il record nazionale, facendola diventare la regione italiana con il maggior numero di persone con problemi legati alla bilancia. Lontana anni luce dai dati riscontrati a Trento dove i “grassi” sono appena il 29 per cento. 

Le cause? Cattive abitudini alimentari, poca attività fisica, la crisi economica che fa scegliere prodotti in base alla convenienza e non alla qualità. La relazione evidenzia che: solo il 10 per cento dellepersone consuma 5 porzioni al giorno di frutta o verdura; un terzo della popolazione tra i 18e i 69 anni non svolge alcun tipo di attività fisica. Tutto ciò si ripercuote anche sulla salute dei bambini: l’11 per cento è obeso e il 22,9 per cento è sovrappreso. A quanto pare, il problema cresce con l’età ed è più frequente negli uomini, nelle persone con basso livello di istruzione e in quelle con maggiori problemi economici. Purtroppo, però, la crescita del rischio obesità era già nota da tempo. 

In una dichiarazione rilasciata su un quotidiano leccese, Antonio Caretto, endocrinologo specialista in Scienze dell’alimentazione del “Perrino” di Brindisi e autore, insieme con Lucio Lucchin, del manuale “Dieta mediterranea tra mitoe realtà”  cerca di spiegarne le cause: «Nel Sud Italia l’eccesso ponderale è più frequente che altrove perché più alte sono le percentuali di povertà e di scarsa cultura. La prima influisce sul modo in cui si riempie il carrello al supermercato: se frutta e verdura diventano troppo cari, allora si sceglierà di fare la scorta di pasta. Inoltre, le persone più colte tendono a dare un peso maggiore al benessere fisico, e quindi a “coccolarsi” di più anche a tavola. Poi ora si mangiatutto in versione extralarge». La crisi economica è alla base della poca attività fisica dei pugliesi. Anche se, suggerisce il medico, basterebbe un po' di attività fisica domestica o all’aria aperta: basta fare una camminata di mezz’ora tutti i giorni per aiutare il fisico a tenersi in forma.

Per quanto riguarda i bambini, il medico afferma che bisogna puntare sulla prevenzione. «Le istituzioni – prosegue Caretto – dovrebbero promuovere di piùe meglio l’esercizio fisico nelle scuole e ideare percorsi di salute anche per gli adulti. Il restobisogna farlo cambiando le proprie abitudini: andare al lavoro a piedi, preferire le scale all’ascensore, evitare le bevande zuccherate, controllare semprele tabelle alimentari quando si fa la spesa per sapere quanti grassi stiamo assumendo. E poi, bisognerebbe tornare a mangiare frutta e verdura».



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