Disattesa la legge sul randagismo
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Lettera di un coordinamento di animalisti recapitata al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, per sollecitare al rispetto della legge 281/91. Più attenzione per gli animali e per evitare sprechi enormi di denaro

Basta ai canili lager, che producono sofferenze strazianti agli animali rinchiusi e che ha l'unico scopo di accaparrarsi finanziamenti pubblici. Basta alla cecità delle Asl che non controllano, alle aste al ribasso e alla mancanza di servizi per gli amici a quattro zampe.
Il presidente Vendola si è visto recapitare una lettera firmata da un coordinamento di associazioni e singoli riunito da Aurora Paoli,Luigia Parco e altri volontari e sostenutada tantissime persone accomunate dall'amore per gli animali e dall'odio per gli sprechi.
La lettera ha lo scopo di lanciare un allarme e di prendere provvedimenti su una malattia annosa, mai del tutto debellata: il randagismo e di conseguenza la situazione dei canili pugliesi. Lungo la regione dobrebbero essercene 360 circa, fra censiti e abusivi, la maggior parte luoghi degli orrori, come nel rifugio di Noha, assurto alle cronache perchè ai cani si sono recise le corde vocali per farli stare in silenzio. Tali racconti non sono, però, isolati. Purtroppo sono tante le strutture che sulla carta si impegnano a risolvere il problema del randagismo ma che disattendono le promesse, anzi, che si rendono complici di circoli viziosi e di cattive pratiche solo per metter mani su finanziamenti.
La legge nazionale di riferimento, la 281/91, individua in Comuni e Asi i responsabili per la sterilizzazione, la permanenza nei canili e per gli affidi. Però, come viene denunciato nella lettera e dalle tante associazioni animaliste, i compiti vengono disattesi, così come riportato su un articolo pubblicato da Repubblica, dove si legge che: "Malgrado gli ingenti finanziamenti statali a lungo ricevuti,nel pubblico si sterilizza poco e all'utente si offrono tariffe esose".
L'articolo riporta anche dei dati, forniti da Raffaella Vergine, presidente dell'associazione "Zampa libera" dove si parla di 3.861 sterilizzazioni effettuate nel 2011 presso i canili sanitari regionali, contro 9.428 cani qui ufficialmente "recuperati, identificati e assistiti".
Numeri che pongono dubbi sull'effettiva efficienza dei controlli. "Non sembra quindi infondata l'ipotesi - si continua a leggere - che si chiuda un occhio persino sui ripopolamenti operati da diversi canili, che reimmetterebbero con regolarità sulterritorio soggetti pronti a riprodursi. Fonte diguadagnifacili per troppi settori e categorie, il randagismo alimenta pure tanti traffici illeciti: lotte clandestine, vivisezione, macellazione, commerciodi pelli, trasporto della droga".
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