Dall'Inps i buoni per le baby sitter
Categoria: Altre News
Partirà da maggio il nuovo progetto sperimentale avviato con la riforma del lavoro e che ha l'obiettivo di favorire il rientro a lavoro delle mamme dopo il congedo obbligatorio

Da maggio partirà un progetto sperimentale dell'Inps: le mamme avranno dei buoni, pagati direttamente dallo Stato, da spendere per la baby sitter o per l'asilo nido. E' lo stesso presidente dell'Inps, Antonio Mastropasqua, ad annunciare il servizio per l'infanzia, attivato dopo la riforma del lavoro del ministro Elsa Fornero, di concerto con il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli.
Sempre nello stesso decreto si legge che i neo papà avranno un giorno di congedo obbligatorio e altri due facoltativi. Lo Stato mette a disposizione 20 milioni di euro l’anno per il triennio 2013-2015, cifra che è a carico del Fondo per gli interventi a favore dell’occupazione giovanile e delle donne. La copertura per il congedo dei padri è di 78 milioni di euro l’anno.
L'idea è quella di aiutare le mammme che, rinunciando al congedo parentale dopo il periodo di maternità obbligatoria, scelgono di tornare al lavoro. Saranno messi a disposizione 20 buoni, da distribuire sulla base degli Isee (indicatore situazione economica equivalente) delle donne che ne faranno richiesta. Il decreto sui buoni lavoro è attualmente in registrazione alla Corte dei Conti: una volta pronto sarà stilata la graduatoria delle domande e si procederà all'erogazione. La quota messa a disposizione è di 300 euro mensili erogati per un massimo di sei mesi (tre per le lavoratrici iscritte alla gestione separata dell’Inps). Il contributo per la baby sitter verrà erogato attraverso il buono lavoro; mentre per l’asilo sarà la stessa Inps che lo erogherà alla struttura.
La norma che consente la corresponsione di voucher alla madre lavoratrice è contenuta nel comma 24 lettera b) dell’art. 4 della legge n. 92 del 2012.che così recita: è prevista la "facoltà di richiedere, in luogo del congedo parentale, un contributo utilizzabile alternativamente per il servizio di baby sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati. La richiesta può essere presentata anche dalla lavoratrice che abbia già usufruito in parte del congedo parentale". Con i buoni per le baby-sitter, inoltre, si agevolerebbero i lavoratori occasionali, con discontinuità e per brevi periodi, che potranno godere della relativa tutela assicurativa presso l’Inail e di copertura previdenziale presso l’Inps.
Torna all'elenco delle notizie