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Gaia accetta la sfida per la crescita sostenibile

Data: 23/01/2013
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia

Nuova linfa a favore del "Movimento per la decrescita felice": dopo l'incontro a Corsano con Maurizio Pallante, l'associazione è pronta a promuovere stili di vita, politica e tecnologie nuove

Alla luce dei dati resi noti dall'Istat sulla povertà, che indica in Italia 8 milioni di poveri, e dai risultati dello studio presentato da Rete imprese Italia che riporta un calo del reddito del 4,8 per cento per il 2012, risultano ancora più urgenti gli appelli lanciati dal "Movimento per la decrescita felice" e del suo teorico, Maurizio Pallante. Il principio di base è che non si può pensare lo sviluppo economico con gli attuali parametri e con gli stessi processi di produzione utilizzati finora che alimentano solo le disparità.

Capire dove e quanto l'innovazione sia capace di un futuro sostenibile è stata la sfida lanciata dall'associazione Gaia al dibattito socio-politico del territorio pugliese.In un convegno organizzato con l'aiuto del Centro Servizi Volontariato Salento, si sono confrontati pubblicamente Maurizio Pallante, Sabrina Sansonetti presidente di Innovapuglia e una folta rappresentanza di associazioni, amministratori e cittadini accorsi per il dibattito un pò da tutta la regione. I partecipanti hanno interagito facilitati dall'esperto Fedele Congedo che ha raccolto sul suo "muro nomade" gli interventi e le opinioni di una serata ampiamente dedicata allo scambio di idee e riflessioni anche nei più diversi punti di vista sull'economia e sul sociale.

E' ormai palese che il parametro della crescita su cui si fonda la nostra società va rivisto all'insegna del benessere collettivo e non della produzione senza limiti e fine a se stessa. In un mondo finito e con risorse finite, è impossibile puntare ancora su una produzione di merci totalmente fuori misura rispetto ai reali bisogni della popolazione e soprattutto rispetto alle esigenze di redistribuzione della ricchezza rappresentata dai "beni" più che dalle sole merci. Un aiuto può darlo sicuramente l'indirizzo responsabile dell'innovazione che apporta benefici dove orientata a generare futuro. L'attuale sistema economico mondiale che produce l'80% delle risorse per il 20% della popolazione e lascia il restante 20% delle stesse all'80% delle persone è sicuramente un modello da cambiare: per farlo sono necessarie nuove politiche produttive, un'altra cultura, un altro sapere e un altro saper fare.

«Prima che dall'attuale classe dirigente, responsabile della crisi economica e sociale che viviamo, la sfida parte da noi cittadini - spiega Corrado Russo, presidente di Gaia -. E' impensabile che a cambiare siano le stesse persone che hanno voluto e causato lo stato attuale delle cose. Noi lavoriamo con interventi mirati di educazione civica e in questa rivoluzione che è culturale prima ancora che politica semplicemente colmiamo un vuoto lasciato da altri».

Il volontariato pugliese, in sintonia con il "Movimento per la decrescita felice" è convinto che uscire dalla crisi stimolando una crescita non sostenibile perché non rispondente ai bisogni di fatto della collettività è dannoso oltre che insensato. La vera alternativa parte quindi dalla presa di coscienza di ciascuno noi e questo può avvenire attraverso un percorso di auto-informazione e formazione che va cercata negli incontri pubblici e nella rete, nei luoghi dove le persone si incontrano e dibattono realmente, fuori dalle distorsioni create ad hoc dalla malapolitica che divide il territorio per meglio manipolarlo. In questo percorso il volontariato diventa protagonista e facilitatore, accogliendo le istanze della cittadinanza e trasformandole in progetti e soluzioni innovative e a misura d'uomo.
Per avere maggiori informazioni sul movimento e sulle attività che svolge basta collegarsi sul sito www.decrescitafelice.it. 

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