Report Caritas Lecce, crescono i poveri
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"Non uno in più" è il nome del secondo rapporto e anche l'auspicio che la povertà leccese possa fermarsi. Dal 2009 aumentate le persone che si sono rivolte ai centri diocesani
Non sono confortanti i dati raccolti nel secondo rapporto della Caritas diocesana di Lecce dal titolo "Non uno di più”, che attestano quanto la povertà sia in aumento. I numeri parlano chiaro: sono sempre di più le persone che si recano nei Centri di accoglienzaparrocchiali. Dal 2009 al 2012, nel territorio della diocesi di Lecce le persone bisognose sono 9.500. Il nome del rapporto vuole essere un auspicio affinché la povertà salentina si arresti.
«La situazione in due anni è peggiorata - ha dichiarato in un'intervista don Attilio Mesagne, direttore della Caritas di Lecce - gli indigenti sono passati dal 29 al 33,5 per cento, da 45.500 a 55mila in tre anni. Nel 2012 i pasti distribuiti nelle cinque mense cittadine sono stati 84mila contro i 72.500 del 2009. Sempre l'anno scorso presso il centro ascolto di Casa Emmaus si sono rivolte circa 4.600 persone e nella Casa della carità, inaugurata lo scorso 9 dicembre, hanno trovato accoglienza già 600 poveri».
Sono quattro i capitoli che compongono il report, curato da Caritas, e Dipartimento di Scienze sociali dell'Università del Salento. Le indagini sono state condotte a Lecce e nei comuni di San Casario, Lequile, Cavallino, Lizzanello, Surbo, Arnesano, San Donato, San Pietro in Lama, coinvolgendo circa 270mila persone.
Il primo contiene l'analisi del contesto socio-economico, un approfondimento del tema della povertà riguardanti bambini, famiglie con minori e stranieri; si analizza anche l’offerta di servizi, nei luoghi dove l'indagine è stata svolta. Il secondo capitolo riporta diciassette interviste ad alcuni indigenti, indicati dagli operatori dei Cda. Grazie alle loro testimonianze è stato possibile ottenere una visione nuova del fenomeno: è cambiata la prospettiva con la quale si è guardato ai soggetti dell’indagine, ogni utente è stato esaminato in se stesso, nella sua integrità di persona.
La seconda parte del capitolo è stata dedicata alla lettura dei dati sui bisogni, sulle richieste espressedagli utenti e sugli interventi forniti dalla Caritas. Il terzo capitolo contiene nove interviste ad operatori Caritas che parlano della loro esperienza, nonchéi resoconti degli incontri operativi tra l’ équipe dell’Osservatorio e i Cda di Lecce e dei paesi. L'ultimo capitolo è una sintesi delle strategie d’intervento adottate dalla Caritas diocesana di Lecce e dellesue realizzazioni; riguardo agli strumenti della pastorale della carità, s’è dato conto delle opere-segno, sono stati riportati in modo dettagliato i risultati della “mappatura delle risorse” della diocesi.
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