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Telefono Azzurro chiede un ministero per l'Infanzia

Data: 25/01/2013
Categoria: Altre News

L'associazione ha presentato il Manifesto per l'infanzia e l'adolescenza e ha avanzato le richieste al mondo della politica: più leggi e investimenti e un ministro per tutelare i diritti

L'associazione Telefono azzurro, da 25 anni dalla parte del bambini, ha presentato il suo Manifesto per l'infanzia e l'adolescenza in Italia. Lo scopo è quello di sollecitare le forze politiche per ottenere programmazione completa sugli interventi nel settore minorile. In concreto, si chiedono "Piu’ leggi, piu investimenti e un ministro per l’Infanzia e l’Adolescenza". 

"I bambini e gli adolescenti rappresentano il 13 per cento della popolazione totale, ma sono privi di rappresentanza politica diretta - dichiarano dall'associazione - tuttavia, sono titolari di diritti e interessi che meritano attenzione maggiore rispetto a quelli degli adulti.  Secondo il rapporto Ocse l’Italia investe il 4,7% del proprio Pil in istruzione contro una media Ocse del 5,8%. Secondo i parametri Ue il 24, 4% del totale dei bambini e ragazzi in Italia sono a rischio di povertà, di questi il 70% vive nel Mezzogiorno".
I dati si riferiscono a quelli emersi dall'indagine conoscitiva sulla condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia presentati recentemente,  curata da Telefono Azzurro ed Eurispes. Secondo quanto riportato i giovani sono inquieti, irrequieti, a volte angosciati. Alla base dei loro sentimenti l’insicurezza dovuta alla perdurante crisi economica e al timore per il futuro. Nel 2011 è aumentata, infatti, la consapevolezza della crisi e dell'impatto sulla propria vita familiare: se nel 2010 più di un adolescente su quattro (tra i 12 e i 18 anni) riteneva che la crisi economica avesse colpito la propria famiglia (29%), oggi ben la metà dei ragazzi (50,1%) si dice consapevole della difficile situazione economica che vive in prima persona nella propria famiglia. Se la famiglia è in crisi, la Scuola, oggetto di continui tagli di risorse, non riesce a rispondere sufficientemente alle richieste dei giovani e alle sfide poste dalle nuove tecnologie. Quanto al diritto all’ascolto e alla partecipazione, la nostra Giustizia manca di una disciplina coerente che garantisca ai minori il diritto di essere ascoltati in tutti i procedimenti civili, penali e amministrativi.

«E’ necessario che i partiti politici e i propri candidati sviluppino politiche per l’infanzia e l’adolescenza: investire sul loro benessere, sulla loro educazione e sul loro futuro rappresenta una sfida non più rinviabile - dichiara Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro -. C’è bisogno che bambini e adolescenti siano un punto centrale e prioritario dei programmi elettorali: pur non votando, infatti, sono titolari del futuro e della crescita del nostro Paese. Non si può chiedere loro di farsi carico di un debito senza dare in cambio prospettive». 

In allegato il Manifesto

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