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La Protezione civile apre alle associazioni

Data: 06/02/2013
Categoria: Altre News

Pubblicata la direttiva che contiene gli indirizzi operativi attraverso i quali le associazioni di volontariato possono partecipare alle attività di Protezione civile. Disposizioni operative dal 27 agosto 2013

E' stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012, nella quale sono presenti gli "Indirizzi operativi" con i quali si intende "assicurare unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato all’attività di protezione civile”.

In pratica verrà tutelata la partecipazione delle organizzazioni di volontariato a tutte le attività di protezione civile, inoltre verranno sostenute le azioni nell’ambito del Servizio Nazionale, adeguando procedure e strumenti al nuovo quadro organizzativo della Protezione Civile, nel rispetto dei principi del Dpr 194/2001. 

"A oltre dieci anni dal regolamento e a conclusione degli Stati Generali dell’aprile del 2012, gli Indirizzi operativi mirano a consolidare i risultati già raggiunti e a sostenere ulteriormente l’azione del volontariato di protezione civile nell’ambito del Servizio Nazionale, adeguando procedure e strumenti al mutato quadro organizzativo della Protezione Civile, nel rispetto dei principi del Dpr 194/2001". - si legge sul sito della Protezione civile. 
Gli effetti si vedranno soprattutto a livello locale: verrà istituito un doppio registro che  permetterà di superare il limite dell’iscrizione secondo il principio del settore di attività prevalente (per l’Anpas che ha 882 associate il settore prevalente è quello sanitario). Al contempo si introducono misure per facilitare l’iscrizione nel registro nazionale con un alleggerimento burocratico anche per Regioni e Dipartimento.

A 180 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento – ovvero a partire dal 27 agosto 2013 – saranno operative le disposizioni della Direttiva. Entro questo termine, Il Dipartimento, le Regioni e le Province Autonome dovranno adeguare, se necessario, le rispettive leggi e regolamenti agli indirizzi contenuti nella Direttiva.

Il presidente della Consulta nazionale del volontariato, Simone Andreotti, in una dichiarazione afferma che saranno tanti gli effetti che si avranno: «prima di tutto l’organizzazione dell’elenco delle associazioni di volontariato, la cui iscrizione permette di fruire dei benefici di legge previsti dal DPR 194. Riorganizzare gli elenchi permette di prendere atto di un volontariato che dal 2001 è cresciuto, rafforzandosi sia nelle associazioni nazionali che nelle realtà locali. La nuova Direttiva riconosce ufficialmente questi due ambiti come entrambi strategici per il Paese, che devono beneficiare degli stessi diritti e doveri, cercando di dare un messaggio di necessaria omogeneità sul territorio nazionale. La creazione di sotto-elenchi dedicati permette a ognuno, con chiarezza e trasparenza, di iscriversi, a seconda delle sue scelte associative e delle sue peculiarità su un piano territoriale o nazionale, a parità di dignità e diritti».

Altro aspetto importante di questo decreto è l’obbligo di comunicare, in maniera esplicita, la partecipazione di ogni associazione alle attività di protezione civile dovendo indicare la “quota parte” che ogni associazione mette a disposizione del livello territoriale con il quale partecipa (comunale, regionale, nazionale).Viene poi inserita, come è stato richiesto lo scorso anno agli Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile dell’aprile 2012, l’effettiva esperienza e attività sul campo per poter mantenere il fregio di associazione di protezione civile iscritta.



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