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La Golino testimonial di Greenpeace

Data: 11/02/2013
Categoria: Altre News

Guanto verde della sfida lanciato contro le case di moda. Obiettivo: entro il 2020 eliminare ogni rilascio di sostanze chimiche pericolose. C'è anche una petizione da firmare

Valeria Golino è la testimonial di Greenpeace nel nuovo spot contro il mondo della moda

Nel video diretto da Anna Negri, l'attice appare sporca, imbruttita, effetto della moda che sfrutta senza scrupoli l'ambiente. L'attrice indossa solo un guanto verde, con il quale riesce a pulirsi e che alla fine lancia come getto di sfida, nei confronti delle case di moda, invitandole a impegarsi contro la deforestazione e l'uso di sostanze tossiche e pericolose dalla loro filiera entro il 2020. 

La nuova sfida internazionale che Greenpeace lancia si chiama “The fashion duel”; il video (visibile sul sito di Greenpeace) è stato inviato a quindici case di moda italiane e francesi assieme al guanto verde e ad un questionario di venticinque domande su tre temi ambientali: politiche per gli acquisti della pelle, della carta per il packaging e produzione tessile, per scoprire cosa fa l’Alta moda per evitare che i suoi prodotti non siano responsabili della deforestazione e dell’inquinamento delle risorse idriche del Pianeta.

Nella classifica “The fashion duel” stilata successivamente il brand Valentino fashion group risulta essere in testa, unica azienda che si è dimostrata attenta e impegnata nel raggiungere gli ambiziosi obiettivi Deforestazione Zero e Scarichi Zero nelle propria produzione.
Tutte le aziende di moda sono state valutate in base alla trasparenza delle filiere produttive, le politiche ambientali in atto e la disponibilità a un impegno serio per dire no alla deforestazione e all’inquinamento. 
«Marchi come Chanel, Prada e Dolce & Gabbana sono nomi riconosciuti a livello mondiale e da oggi hanno l’opportunità di dettare il vero nuovo trend del settore: tutelare il nostro Pianeta – afferma Chiara Campione, responsabile del progetto The Fashion Duel di Greenpeace Italia. – A questi brand chiediamo di impegnarsi da subito per eliminare le sostanze chimiche pericolose dalla loro filiera produttiva e mettere in atto delle misure concrete per evitare il rischio di contaminazione da fenomeni come la deforestazione. Se uno dei leader dell’Alta moda come Valentino l’ha fatto, dagli altri non ci aspettiamo di meno».

Ci sono aziende che non hanno nemmeno risposto al questionario, come Dolce&Gabbana, Chanel, Hermès, Prada, Alberta Ferretti e Trussardi. 

E Greenpeace incalza chiedendo la partecipazione diretta dei consumatori, firmando la petizione sul sito www.thefashionduel.com



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