Italiani spreconi a tavola
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Spreco alimentare in casa: presentati i dati della prima ricerca e attivato un Osservatorio nazionale sullo spreco. Alta la percentuale di chi butta il cibo, da questi partire per capire cause e porre rimedio

I più spreconi? Sono coloro che acquistano la carne rossa. Questo sarebbe il profilo di chi spreca il cibo secondo la prima ricerca sullo spreco alimentare dentro casa, presentato da Andrea Segré, preside della facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, creatore di Last Minute Market, lo spin off dell’Università di Bologna. Il tema del cibo sprecato era stato affrontato da tempo, ma adesso si hanno le prime percentuali a cui fare riferimento: il 60 per cento degli italiani getta cibo almeno una volta alla settimana, mentre il 36 per cento butta fino a 20 euro alla settimana.
Per la prima volta in Italia si sono raccolti questi dati con dei questionari, analizzati poi scientificamente. Il questionario, anonimo e compilato da 3087 persone, servirà come base per comprendere meglio le cause dello spreco alimentare, e progettare i possibili rimedi tecnologici, logistici e educativi. I dati non sorprendono Segré che ha annunciato la nascita di Waste Watchers, il nuovo osservatorio nazionale sullo spreco, promosso insieme all’esperto di statistica Furio Camillo nell’ambito dell’Università di Bologna.
Solo il 23 per cento degli italiani è abbastanza virtuoso che riesce a non buttar via niente o quasi. L'identikit dei virtuosi: più anziani della media, con titolo di studio più basso. Dai dati rilevati si vede che un 24 per cento di italiani buttano cibo in piccole quantità e in poco valore (perché il cibo ha la muffa o un cattivo odore). Coloro che buttano il cibo perchè avanzato sono al 22 per cento (per porzioni abbondanti, o solo perché «non mi piaceva»). Questi ultimi sono poi pronti ad accusare i bambini, butterebbero ciò che lasciano loro (soprattutto verdura, pasta, pane, yogurt). Un altro 20% spreca cibo perché sbaglia a conservarlo o perché se lo dimentica in dispensa o in frigorifero oltre la scadenza o solo troppo tempo (via verdura, legumi, uova, frutta).
A conti fatti, e indipendentemente dal tipo di sprecone, il 60 per cento degli italiani getta cibo almeno una volta alla settimana (e quel che è peggio, è che il 48% di essi lo butta in spazzatura, invece di usarlo per nutrire animali o farci il compost) con uno spreco economico che nella maggior parte dei casi (il 44%) si ferma sotto i 5 euro la settimana. Per il 36 per cento, invece, può arrivare anche fino a 20 euro la settimana.
Pare ci sia una proporzione tra quanto si spende e quanto si spreca: più e alta la prima più cresce la seconda. Inoltre, dai dati elaborati è emerso che nel 70 per cento dei casi è possibile predire se una persona sprecherà o meno del cibo. Secondo quanto affermato, la maglia nera la vestono i consumatori che acquistano molto pollame e carne rossa, e i residenti nelle regioni del Sud.
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