Anmil, primo rapporto su patologie del lavoro
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La ricerca è stata realizzata in collaborazione con AnmilSicurezza e Istituto Ortopedico Galeazzi Irccs, sul fenomeno delle patologie di natura muscolo-scheletrica

L’associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro ha presentato i risultati di una ricerca realizzata in collaborazione con AnmilSicurezza e Istituto Ortopedico Galeazzi Irccs, sul fenomeno delle patologie di natura muscolo-scheletrica che sono circa 30.500 su un totale di 46.500 delle denunce all'Inail. Il rapporto è la prima indagine teorico - sperimentale svolta sul tema.
Nello studio è emerso che, negli ultimi cinque anni, il loro numero si è più che triplicato mentre, nello stesso periodo temporale, tutte le altre malattie professionali sono diminuite nel complesso del 4%. "Come confermato dalle statistiche nazionali e internazionali, le patologie muscolo-scheletriche e i disturbi da sovraccarico biomeccanico sono diventati, negli ultimi anni, tra le principali minacce per la salute e la sicurezza dei lavoratori. I motivi sembrano essere diversi, ma non c’è dubbio che un contributo alla “esplosione” di tali patologie, in generale, sia stato dato anche dal loro inserimento nell’elenco delle malattie professionali nel 2008" - si legge nella prefazione del rapporto.
Si tratta di degenerazioni di disturbi fisici che interessano trasversalmente tutti i settori di attività che richiedono un impegno fisico di un certo rilievo dei lavoratori. I settori lavorativi dove maggiormente si notano tali disturbi sono: l’agricoltura, le costruzioni e il commercio che, da soli, impiegano oltre 5 milioni di lavoratori e rappresentano quasi la metà dei soggetti complessivamente affetti da tali patologie.
Il fenomeno, è comunque trasversale, perchè il rischio di contrarre tali patologie risulta equamente distribuito tra uomini e donne, in linea con la distribuzione degli occupati (60% uomini e 40% donne); un dato quest’ultimo che invece non trova riscontro nel caso degli infortuni sul lavoro dove la percentuale delle donne è nettamente inferiore (30% donne e 70% uomini). Le cause prevalenti delle patologie muscolo-scheletriche sono rappresentate da sollevamento e movimentazione di carichi pesanti, posture incongrue e movimenti ripetuti.
"Il rapporto si articola in quattro parti, suddivise per capitoli. Nella prima parte si ricostruiscono lo scenario statistico relativo a tale fenomeno e le incongruenze dallo stesso emergenti - si continua a leggere nella prefazione -. La seconda parte contiene una ampia ricognizione della disciplina comunitaria, nonché una analisi della regolamentazione, della prassi e delle modalità di valutazione e di gestione dei rischi collegati al sovraccarico biomeccanico in undici Paesi. La quarta parte, cuore dello studio, contiene una ampia indagine medica sperimentale". Lo studio si conclude con un’ampia ricostruzione del quadro normativo regionale e nazionale e della disciplina comunitaria.
Dall’attenta disamina delle attuali carenze nei metodi di valutazione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori è emersa la necessità: da un lato, di una normativa nazionale più sistematica e uniforme delle prassi e delle norme tecniche di settore più accreditate dalla letteratura internazionale; dall’altro, di un sostanziale adeguamento degli indennizzi Inail in ragione delle conseguenze che tali patologie possono avere sulla qualità della vita del lavoratore.
Il allegato il rapporto
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