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I dati di Okkio alla salute

Data: 21/02/2013
Categoria: Altre News

Si riferiscono al 2012 i dati del rapporto del ministero della Salute: in Puglia alta la percentuale di bambini a rischio obesità. Cattiva alimentazione e sedentarietà tra le cause

Il ministero della Salute ha pubblicato sul suo sito i dati 2012 raccolti dal Sistema di sorveglianza “OKkio alla Salute”, promosso dal ministero e dal Ccm (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie), nell’ambito del programma strategico Guadagnare salute - Rendere facili le scelte salutari. 
I bambini pugliesi risultano essere tra i più a rischio obesità. Dai dati risulta infatti che le percentuali più elevate di sovrappeso e obesità si 
riscontrano nelle regioni del Centro-Sud: in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata l’eccesso ponderale riguarda più del 40% del campione, mentre Sardegna, Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige sono sotto il 25%. 

Nel complesso, però, pare ci sia una leggera diminuzione del problema: secondo i dati dal 2008 a oggi sono in numero minore i bambini di 8-9 anni in sovrappeso e quelli obesi, anche se questo fa rimanere comunque l'Italia tra i primi posti d’Europa per l’eccesso ponderale infantile. La rilevazione, che è a carattere biennale ed è alla terza edizione, ha coinvolto 46.492 bambini appartenenti a 2.623 classi terze della scuola primaria. Dai dati 2012 risulta che il 22,1% dei bambini di 8-9 anni è in sovrappeso rispetto al 23,2% del 2008/09 (-1,1%) e il 10,2% in condizioni di obesità, mentre nel 2008/09 lo era il 12% (- 1,8%).

Complessivamente, dunque, nel 2012 l’eccesso ponderale riguarda il 32,3% dei bambini della terza elementare (-2,9% rispetto alla prima rilevazione). Le cause sono da ricercare le abitudini alimentari scorrette. Il 9% dei bambini salta la prima colazione e il 31% fa una colazione non adeguata (ossia sbilanciata in termini di carboidrati e proteine); il 67% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante; il 21% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e/o verdura; il 43% consuma abitualmente bevande zuccherate e/o gassate. 

Contro l'inattività fisica e i comportamenti sedentari si è notato un leggero cambiamento, ma ancora non basta: il 16% dei bambini pratica sport soltanto per un’ora a settimana o anche meno, rispetto al 25% del 2008-9; il 17% non ha fatto attività fisica il giorno precedente l’indagine (quattro anni prima erano il 26%); il 42% ha la TV in camera (-6%), il 36% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi per più di 2 ore al giorno (-11%) e solo un bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta.

I genitori sono chiamati a vigilare meglio sulla condizione di salute dei propri figli, perchè la cattiva alimentazione e uno stile di vita sedentario possono portare all'obesità, ma nascondono anche molte altre insidie che mineranno la salute quando saranno cresciuti.

I risultati sottolineano la necessità di investire ancora di più nella prevenzione per ridurre le disuguaglianze e i costi sanitari e sociali.

In allegato la sintesi dei risultati

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