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L'Italia riduce gli aiuti in Africa

Data: 04/03/2013
Categoria: Altre News

Nonostante gli impegni presi dai precedenti governi nel G8, sugli aiuti all'Africa, l'Italia non solo non ha rispettato i patti, ma risulta anche ultima in fatto di generosità

Brava a promettere, pessima nel mantenere. L'Italia non fa una bella figura, rispetto alle altre nazioni del G8, per quanto riguarda gli aiuti accordati per l'Africa.   

Nel rapporto presentato da One, l'organizzazione che vede tra i fondatori anche Bono Vox e Bob Geldof, l'Italia risulta essere ultima con lo 0,17 per cento del reddito nazionale lordo destinato alla cooperazione, nel 2011, e l'unica ad aver diminuito la quota tra 2005 e 2011, nonostante l’impegno a raddoppiarla preso a Gleneagles, in Scozia. 

Tutti i governi si erano imposti di raggiungere lo 0,70 per cento da destinare entro il 2015, percentuale ben lontana da quella attuale italiana che, anzi, fra il 2005 e il 2011, ha diminuito gli aiuti.Ecco i dati del rapporto: il G8 (non considerando la Russia, per cui non ci sono informazioni disponibili) ha aumentato gli aiuti all’Africa complessivamente per 9,5 miliardi di Euro l’anno, rispettando il 60 per cento degli impegni presi. L'Italia le ha invece diminuite del 2 per cento.  Tutti gli altri Paesi si sono avvicinati o hanno addirittura superato l’obbiettivo del +100 per cento. Il Paese più generoso è il Canada, che li ha aumentati del 196 per cento (anche se è anche dovuto al fatto che il Canada destina relativamente poche risorse a tali aiuti), il Giappone del 126 per cento e gli Stati Uniti del 121 per cento. Quasi raggiunto l’obiettivo da parte del Regno Unito, con un +86 per cento.Meno bene la Francia, con un aumento del 45 per cento e la Germania con un +23 per cento.

Nella classifica in valore assoluto, cioè in Euro spesi ogni anno, l’Italia è ultima con due miliardi di euro in aiuti, di cui circa 800 milioni all-Africa sub sahariana. Primi in classifica gli Usa, con 16,7 miliardi. Eloise Todd, direttrice della One Campaign a Bruxelles commenta così: “L’Italia si è dimostrata una grande delusione. Berlusconi, insieme agli altri leader del G8, aveva promesso nel 2005 di raddoppiare gli aiuti all’Africa e di destinare metà di questa crescita negli aiuti ai più poveri nel mondo, le popolazioni dell’Africa sub sahariana. Da allora, l’Italia è stata l’unico paese del G8 ad aver ridotto gli aiuti nella regione. Speriamo di tutto cuore che il nuovo governo inverta la rotta e faccia in modo che l’Italia rispetti gli impegni presi”.

Gli aiuti servono a migliorare le condizioni delle popolazioni dell’Africa sub sahariana grazie all'acquisto di farmaci antiretrovirali, ai vaccini per poliomelite, tubercolosi e morbillo, alla la lotta alla malaria e all’Aids.



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