Imu e non profit
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Con due Risoluzioni il ministero dell'Economia, fornisce delle importanti precisazioni sul significato di assenza di lucro e sull'esenzione per gli enti non commerciali che concedono immobili

Erano rimasti in sospeso, da alcuni mesi, i dubbi sul pagamento dell'Imu da parte di enti non commerciali. Nello specifico, si doveva chiarire chi e come potesse rientrare nella categoria e di conseguenza come comportarsi per il pagamento dell'Imu.
Ora, la risposta è arrivata: il ministero dell'Economia e delle Finanze ha pubblicato due Risoluzioni a cura del Dipartimento delle Finanze, Direzione Legislazione tributaria e federalismo fiscale, che riguardano rispettivamente il termine del 31 dicembre scorso per l'adeguamento degli statuti (più significativa) l'esenzione Imu per l’ente non commerciale che dà in comodato gratuito un immobile o una porzione di immobile ad altro ente non commerciale per lo svolgimento delle proprie attività in modalità non commerciali.
Per quest'ultima tipologia non era prevista l'esenzione, mentre è prevista secondo la Risoluzione 4, dove si precisa che: "Il proprietario (ente non commerciale) di un immobile messo a disposizione di un ente non commerciale che lì pratica attività esenti, non paga l'Imu".
La Risoluzione 3 stabilisce che il termine del 31.12.2012 per l’adeguamento degli statuti non deve più essere considerato perentorio. Inoltre il ministero chiarisce che le attività istituzionali direttamente e specificamente previste dalla normativa vigente sono da considerarsi quelle della legge Ici/Imu e quindi non quelle ben più estese e numerose della legislazione Onlus.
In allegato le due Risoluzioni
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