Niente trivelle nello Ionio
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Il Comitato per la Valutazione dell'impatto ambientale della Regione Puglia ha espresso parere negativo alle richieste di permessi presentati dalla Shell per cercare idrocarburi
Nessuna trivellazione nel mar Ionio. Così la Regione Puglia blocca la multinazionale Shell. Nella seduta del 28 febbraio scorso, il Comitato per la Valutazione dell’impatto ambientale della Regione, dopo un'istruttoria, ha espresso parere negativo, nei confronti delle richieste di permessi, presentante il15 novembre scorso dalla Shell Italia E&P Spa per avviare un programma di (esplorazioni nel sottosuolo) alla ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in mare,in un'area di sondaggio di circa 1.350 chilometri quadrati, che da Taranto arriva fino al Capo di Leuca.
I comuni salentini interessati sarebbero stati 13: Porto Cesareo, Nardò, Galatone, Sannicola, Gallipoli, Taviano, Racale, Alliste, Ugento, Salve, Morciano di Leuca, Patù, Castrignano del Capo.
A dare la notizia è stato l’assessore regionale alla Qualità dell'Ambiente, Lorenzo Nicastro: «Tenendo fede alla linea sino ad ora tenuta - ha detto l’assessore - in considerazione anche della pressione ambientalecui il Golfo di Taranto è sottoposto in ragione delle attività connesse alle aree portuale ed industriale, il Comitato ha ritenuto di esprimersi con esito negativo rispetto alla richiesta di ricerca di idrocarburi liquidi o gassosi in mare. Nella prossima seduta la Giunta, come ha fatto nel passato, ratificherà il pareretecnico per poi trasmetterlo ai tre Ministeri competenti: Ambiente, Beni Culturali e Sviluppoeconomico».
In provincia di Lecce, a far scattare l’allarme per prima è stata l’Amministrazione comunaledi Porto Cesareo, seguitada quella di Nardò che rispondendoalle sollecitazioni delgruppo “Andare Oltre” e dell’associazioneambientalista FareVerde dopo un consiglio comunalesulla questione ha aderito (rappresentata dal consiglierePippi Mellone) al Comitatointerregionale “MediterraneoNo Triv”, contro i programmidi caccia all’oro nero nel mare,che riunisce i rappresentanti diassociazioni, movimenti ed entilocali di Calabria, Basilicata,Campania e Puglia.
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