Niente cemento a Sant'Andrea
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È on line la petizione “Tuteliamo l’accessibilità di sant’andrea, facciamolo senza cemento” per salvare la località nella marina di Melendugno. Già raccolte 700 firme

Nei giorni scorsi, a causa del maltempo un costone presso Sant'Andrea, nella marina di Melendugno, ha ceduto ed ora sono necessari interventi immediati per evitare altri crolli. Quello che chiedono i firmatari dell’appello on line è che i lavori di recupero e di messa in sicurezza possano essere fatti senza l’uso del cemento. La petizione si trova sul sito www.avaaz.org e finora sono state già raccolte 700 firme.
Ecco il testo della petizione:
"Nelle ultime settimane, stiamo assistendo al distacco di diversi pezzi del costone roccioso. Nello specifico, è andata via parte della stradina che ha accompagnato per anni turisti di ogni età, verso il luogo denominato "Punta Grande", dove molti avevano accesso al mare mediante una scalinata naturale. Giustamente la natura ha fatto il suo corso e ha modificato gli assetti idrogeologici della nostra piccola Sant'Andrea. Allo stato attuale, però. riteniamo fondamentale che nella piccola baia venga tutelata e garantita, da chi di competenza, la sicurezza in ogni punto. Ciò è fondamentale per garantire la balneazione e la possibilità di frequentare ancora quei luoghi che rappresentano, per tante persone, ricordi ed emozioni inalienabili. Ogni tipo di intervento dovrà essere fatto senza l'impiego di cemento. Aiutateci ad evitare che Sant'Andrea sia solo una piazzetta e una strada!"
Intanto, il sindaco di Melendugno, Marco Potì, propone di riunire un tavolo tecnico composto da tutti i rappresentanti dei Comuni salentinicolpiti dal fenomeno dell'erosione, da Otranto a Gallipoli, con l'obiettivo di produrre un piano con l'aiuto degli esperti dell'Università del Salento, alcuni dei quali, sono già al lavoro per trovare soluzioni non invasive. Ogni tipo di intervento, però, deve avvenire nel minor tempo possibile.
«Unire l'analisi geologica con quella ingegneristica e cercare una strada che possa coinciderecon l'approvazione dei piani comunali delle coste. Solo in questo modo, cioè con una proposta ampia e di sistema, potremo avere accesso ai fondi del Ministero dell'Ambiente» - afferma il sindaco di Melendugno.
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