Siti delle PA piu' accessibili
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L'Italia all'avanguardia per l'accessibilità dei siti istituzionli: un decreto del ministro Profumo ha permesso di adottare i nuovi criteri, più rigorosi. I nuovi siti saranno anche più "social"

Il ministro Francesco Profumo (che ha la delega all'innovazione delle Pa) ha firmato un decreto per rendere più accessibili i siti delle Pubbliche
amministrazioni.
I requisiti per l’accessibilità dei siti web delle Pa, erano definiti dalla Legge 4/2004 o Legge Stanca, dal nome del ministro che l'ha promossa, intitolata "Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici" e oltre che per gli enti pubblici costituisce un modello anche per i privati. Ora, nel decreto sono presenti gli aggiornamenti secondo i principi della specifica internazionale W3C WCAG 2.0 al livello AA. L'adozione di questi criteri, molto più rigorosi, mettono l'Italia all'avanguardia per l'accessibilità, che sarà tra i primi Paesi ad averli approvati. Il decreto è ora al vaglio della Corte dei Conti.
Avere un sito internet accessibile significa renderlo fruibile da tutti, in special modo da chi si trova in condizioni "di svantaggio": a partire dalle persone con diverse disabilità, ma anche le persone anziane, o con bassa scolarità, o immigrati.
La novità più rilevante nell'adozione dei nuovi criteri è che sarà possibile utilizzare anche tecnologie differenti dal normale HTML, permettendo, quindi, di creare applicazioni nel web utilizzabili da tutti.
Inoltre, i siti saranno più "social", a favore dello scambio di comunicazioni e servizi tra persone e che avrà il merito di far partecipare ogni cittadino in modo attivo, ottenendo informazioni e servizi.
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