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Giornata mondiale sulla sindrome Down

Data: 21/03/2013
Categoria: Altre News

Nelcorso degli anni le aspettative di vita sono aumentate, ma devono crescere di pari passo le opportunità d'inclusione nella vita sociale. L'Anffas lancia l'appello per l'accesso al mondo del lavoro 

Si celebra oggi la Giornata mondiale sulla sindrome di Down. Non è un caso che venga celebrata il 21 marzo, giorno che coincide con l'inizio della primavera: la sindrome genetica è causata dalla presenza di un cromosoma 21 in più (da cui la definizione di trisomia 21), comporta situazioni diverse di rallentamento dello sviluppo. Diverse le iniziative in tutta Italia per chiedere più voce e rispetto per i diritti delle persone down.

L'Anffas, l'associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e o relazionale ha diramato un comunicato nel quale chiede anche l'accesso al mondo del lavoro.

L’associazione sottolinea l’importanza della tutela del diritto alla formazione ed informazione, “elemento troppo spesso sottovalutato o non preso in considerazione”. L'associazione sottolinea la: “necessità di continuare a lavorare per eliminare le barriere relative all’accesso alla formazione ed informazione e alla partecipazione attiva a tutti gli ambiti della vita e all’accesso al mondo del lavoro vero”. Si punterà anche su questo nel prossimo appuntamento di sensibilizzazione in piazza, il prossimo 7 aprile 2013, giorno in cui si svolgerà “Anffas in Piazza – VI Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale”,  “Sono migliaia le persone con sindrome di Down - dichiara Roberto Speziale, presidente nazionale dell’associazione - che afferiscono ad Anffas.

Quando, cinquant'anni fa l’associazione è stata fondata, la maggior parte di loro viveva vite brevi, di esclusione dal mondo della scuola e del lavoro, di negazione dell’espressione di abilità e potenzialità. Oggi, grazie ai progressi scientifici e culturali, ma anche all’impegno delle famiglie, fortunatamente le loro possibilità di affermazione e raggiungimento di una buona qualità della vita sono considerevolmente aumentate. Ma c’è ancora molto da fare, soprattutto nel campo dell’inclusione scolastica e lavorativa e della piena partecipazione alla nostra società”. 

Nel corso degli anni le aspettative di vita della persone con sindrome di Down sono aumentate, passando in meno di un secolo da 10 a 60 anni, grazie al miglioramento delle condizioni di esistenza e, soprattutto, agli interventi in grado di eliminare o ridurre i problemi cardiaci. Di pari passo è cresciuta la necessità di educare all’autodeterminazione, alla consapevolezza dell’importanza dello sviluppo della persona, per il suo inserimento sociale. Gli appelli per l'inclusione non devono perciò mai venire meno



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