L'Italia spende poco per il Welfare
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In uno studio presentato dal Cergas-Bocconi emerge la disparità tra l'Italia e le altre nazioni prese a campione, Francia Germania e Gran Bretagna, riguardo la spesa per l'assistenza sociale

Il rapporto è scritto per la maggior parte in inglese, ma anche per chi non lo mastica bene, dai dati contenuti è facilmente intuibile la differenza tra la spesa per l'assistenza sociale sostenuta dall'Italia e quella nelle altre nazioni europee prese a confronto: Francia Germania e Gran Bretagna.
La ricerca è stata condotta dal Cergas - Bocconi e analizza una serie di elementi come: il sistema Welfare dei cinque Paesi, la provenienza delle risorse e i meccanismi finanziari sui quali si basa l'assistenza sociale o i dati di occupazione, occupazione femminile e disoccupazione dei vari paesi mettendoli in relazione con il livello di istruzione totale. L'Italia non regge il confronto: non destina la maggior quota della propria spesa pubblica.
Ogni 100 euro spesi, 53 vanno al welfare, contro i 50 della Gran Bretagna, i 58 della Francia e i 63 della Germania. Inoltre i dati dicono anche che in Italia la tipologia di spesa è diversa da quella di altri Paesi. Più che concentrare risorse sui bisogni veri, si preferisce dare “poco a molti”. Una parte consistente della spesa si traduce in indennità di accompagnamento: cioè indennità finanziarie al posto di servizi.
In allegato il documento dei sistemi comparati e le conclusioni
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