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Benessere infantile, rapporto Unicef

Data: 10/04/2013
Categoria: Altre News

L'Italia, su 29 Paesi europei, ha la maglia nera per quanto riguarda la condizione dell'infanzia. Dai dati che ha diffuso l'Unicef il 17 per cento dei bambini sono sotto la sogflia di povertà

L'Italia risulta classificata al 22esimo posto per quanto riguarda il benessere dei bambini. Lo si evince dal rapporto presentato dall'Unicef. Il 17 per cento dei bambini sotto la soglia di povertà.

L'indagine "Benessere dell'infanzia nei paesi ricchi" è stata condotta in 29 Paesi europei, ha fotografato la situazione dell'infanzia tra il 2009 e il 2010; peggio dell'Italia solo Estonia, Slovacchia e Grecia.

Leggendo il rapporto si vede che l'Italia, per quanto riguarda il benessere materiale è al 23esimo posto su 29, su salute e sicurezza si colloca al 17esimo, sull'istruzione al 25esimo, sui comportamenti e rischi al decimo e sulle condizioni abitative e ambientali al 21esimo. Insieme agli altri paesi dell'Europa meridionale (Portogallo, Grecia e Spagna) l'Italia si trova nella terza fascia più bassa della classifica sulla povertà infantile relativa. Inoltre il reddito mediano delle famiglie in cui vivono questi bambini poveri è il 31 per cento inferiore rispetto alla soglia di povertà prestabilita. 

Non finisce qui, perchè è stato evidenziato che l'Italia ha il più alto tasso di Neet (not in education, employment or training) di tutti i paesi industrializzati, dopo la Spagna, con l'11 per cento dei giovani che non sono iscritti a scuola, non lavorano e non frequentano corsi di formazione. Un dato positivo: il bullismo si è ridotto del 60 per cento dall'inizio del 2000, si registra infatti il tasso più basso di bambini che hanno subito atti di bullismo (11%).

L'Italia ha la quarta percentuale più bassa per gravidanze in età adolescenziale, il quarto tasso più basso di abuso di alcol, ma si classifica al 22esimo posto per il tasso di fumo tra adolescenti. Ha il più basso tasso di mortalità infantile in Europa meridionale (9° posto). Inoltre occupiamo il 24esimo posto per i risultati scolastici conseguiti, prima di Spagna e Grecia. Ha il sesto posto per il tasso di iscrizione prescolare alla pari con la Norvegia, ma occupa il 22esimo posto per la partecipazione a forme di istruzione superiore. 



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