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Da Bari tante idee per il nuovo Bando reti

Data: 11/04/2013
Categoria: News CSV Salento

Ricco di spunti l'incontro del 10 aprile a Bari tra la rete dei Csv della Puglia le assciazioni di volontariato e il presidente della Fondazione con il Sud, in vista della presentazione di un nuovo bando  

La rete dei Csv della Puglia e le associazioni di volontariato insieme, ieri a Bari, in un incontro con il presidente della "Fondazione con il Sud" e con il presidente di CSVnet, Stefano Tabò, per valutare i progetti già avviati e per proporre nuovi spunti e nuove azioni. L'incontro dal titolo "Reti Solidali: esperienze e buone prassi verso un futuro sostenibile", è stata anche occasione per conoscere le nuove linee strategiche che caratterizzerano il nuovo bando per il sostegno alle reti di volontariato,  che sarà pubblicato ad ottobre dalla Fondazione con il sud.

Incontro ricco di stimoli, sia per le associazioni che hanno partecipato, ma soprattutto per il presidente della Fondazione che dopo aver ascoltato i vari interventi dal pubblico e dato loro le risposte che meritaano, ha ringraziato tutti "Vado via con delle proposte interessanti e con dei suggerimenti che possono solo migliorare il lavoro della Fondazione". 

Si è parlato della possibilità o meno di rifinanziare i progetti buoni; del modo per attuare tutte le proposte valide ma che non sono arrivate a finanziamento; di reti e di innovatività, che non significa essere tecnologici ma riuscire ad incrociare pubblico e privato in modo diverso, meettendo in piedi un sistema in grado di reggere. Si è avanzata la proprosta di individuare alcuni settori sui quali intervenire, come ad esempio la povertà. Tutto tenendo ben presente che non è il progetto a dover essere vincente, ma il programma, ossia le attività, la capacità di un'associazione nell'entrare nel tessuto sociale e in qualche modo modificarlo. Magari riuscendo, come ha proposto qualcuno a "Creare delle reti di reti", sulle quali la Fondazione può, anzi deve, scommettere. 

«L'incontro ha una finalizzazione precisa: ragionare sulla preparazione del terzo bando dedicato esclusivamente alle associazioni di volontariato - ha ripetuto il presidente Borgomeo -. Il bando avrà valenza biennale e verrà presentato ad ottobre. Io sono qui per raccoglere le informazioni dal territorio». Lavorare al fianco delle associazioni è il modo di fare della Fondazione, il presidente ha voluto sottolineare il concetto.  

Il saluto di benvenuto ai relatori è stato dato da Luigi Russo, presidente del Csv Puglia, che dato una breve riflessione sull'importanza dei Csv e dell'operato fatto nel corso degli anni grazie anche all'aiuto della Fondazione. «Da quando esiste il Csv - ha commentato Russo - abbiamo avuto una crescita in qualità e quantità e le risorse che sono arrivate hanno consolidato il lavoro svolto. Quello che va notato, inoltre, è la crescitache la rete del volontariato nello sviluppo della sua soggettività politica, la sua capacità di dialogo con gli enti e le imprese. E  Le cifre che abbiamo registrato non sono assolutamente da prendere sottogamba: in Puglia ci sono 2100 organizzazioni di volontariato qualificate. In una regione del Sud, dove il volontariato è considerato un settore terzo, sono cifre importanti».

Prima di entrare nel vivo dell'incontro è stato Antonio Quarta, referente regionale per i CSV Pugliesi del Bando reti 2010, a prendere la parola e ad esporre i risultati dei focus group realizzati nel mese di dicembre 2012 con le organizzazioni di volontariato beneficiarie. Punto di partenza per valutare aspetti positivi e negativi da migliorare in preparazione del prossimo bando.  
«Le tematiche affrontate negli incontri sono state: lavoro in rete, riconoscimento e sostenibilità. Abbiamo riscontrato tanti punti di forza su questi temi, ma anche delle criticità - ha spiegato il direttore -. Di sicuro tra gli aspetti positivi si conta la creazione di progettazione sociale in rete;  l'inserimento dei giovani nel volontariato; la maggiore credibilità da parte delle istituzioni. I punti di debolezza dipendono dal numero di partner con cui si lavora; dalla difficoltà spesso riscontrata nel tener "ferma la rete", a causa spesso della troppa autoreferenzialità di alcune associazioni o dell'individualismo di alcuni esponenti». A conclusione del focus le proposte delle associazioni riguardavano la necessità di sostenere nel tempo i progetti più validi e la richiesta di maggiore vicinanza della Fondazione. 

«Gli incontri centrati sul bando reti ci sta permettendo di entrare in contatto con tutte le sei regioni interessate dalla Fondazione - ha dichiarato il presidente del Csv net, Stefano Tabò -. Occorre dare atto come primo approccio che la Fondazione adotta un metodo che parla di un modo di essere, il farsi sollecitare dalle proposte e sintomo di una logica finalizzata a raggiungere gli obiettivi ed è quello che interessa. Noi del Csv siamo responsabili in una prospettiva condivisa, un'esperienza unica in Europa, che permette di incrementare il senso di appartenenza al territorio, e il senso di autosufficienza».

Il ruolo dei Csv è essenziale nell'attuazione del bando. Il dato è riconoscuto da tutti. 
«La coesione sociale determina lo sviluppo economico - ha concluso il presidentedella Fondazione per il Sud  Carlo Borgomeo -. Noi della Fondazione ci teniamo molto al bando per il volontariato ecco perchè stiamo andando con i piedi di piombo e stiamo valutando tutto nel dettaglio. Facciamo leva sulle reti, sviluppando quelle locali; superare le difficoltà finanziarie, siamo pronti ad esaminare le modalità tutte per non mettere in difficoltà le associazioni.E soprattutto, terza questione, vogliamo trovare un equilibrio tra la valutazione delle attività e del soggetto proponente». 

Prossimo appuntemento pubblico per i relatori: a maggio per l'assemblea nazionale dei Csv. 



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