Banca Etica lancia "Non con i miei soldi"
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Si propone quasi come un gioco ma ha finalità serissime. La nuova campagna per l'uso consapevole del denaro chiama in causa tuttii risparmiatori che racconteranno le loro piccole azioni etiche

Banca Etica lancia una nuova campagna, proposta dai soci, per promuovere l'uso responsabile dei soldi e soprattutto per valorizzare le azioni di chi, come piccolo risparmiatore sceglie una finanza diversa. Etica, appunto, che gestisce i soldi dei risparmiatori tutelando ambiente, welfare e cultura, garantendo prodotti e servizi trasparenti e sostenibili.
Sembra un gioco, ma le finalità sono molto serie. I risparimatori possono scrivere anche su Twitter seguendo l'hashtag #conimieisoldi e anche su Instagram. Nella campagna di educazione finanziaria “Con i Miei Soldi”saranno proprio i cittadini-risparmiatori a proporre dal basso azioni per contrastare la finanza speculativa che ha distorto l'economia globale negli ultimi decenni. Saranno poi gli stessi cittadini che, dopo aver letto le proposte, voteranno le azioni più interessanti. In palio, per l'utente che riceverà il maggiore apprezzamento una vignetta realizzata da Roberto Grassilli, fondatore di Clarence e vignettista di Cuore. Un riconoscimento simbolico che genererà una galleria di immagini testimonial della finanza etica.Se la finanza strozza i mercati, allora è giusto trovare soluzioni alternative. Ecco lo scopo dell'iniziativa. Non è la prima iniziativa che la banca realizza per diffondere la cultuura dell'uso consapevole dei soldi, in passato, nel 2011 e nel 2012, si è avuta la campagna "Non con i miei soldi", che ha contribuito a far crescere la consapevolezza dei risparmiatori circa la non neutralità delle scelte che compiono in campo finanziario.
Banca Etica è una realtà ben consolidata in Italia. La nascita è avvenuta 14 anni fa è cresciuta con il passaparola tra cittadini consapevoli dell'uso responsabile del denaro.
Secondo i dati indicati dal presidente di Banca Etica, Ugo Biggeri negli ultimi anni l'istituto di credito è cresciuto: "Nel triennio 2010-2012 i prestiti erogati sono aumentati del 95% e la raccolta di risparmio è del 37%. Nel 2012 ogni euro di risparmio affidato a Banca Etica si è trasformato in un euro di prestiti erogati a favore di imprese sociali. Non avremmo potuto farlo senza lo sforzo popolare e cooperativo per far crescere il nostro capitale (+60% in tre anni) e senza il riconoscimento che otteniamo grazie al nostro modo di interpretare e comunicare la finanza etica. Oggi ci troviamo di fronte ad una nuova sfida: per il 2013 ci siamo dovuti prefiggere tassi di crescita "ridotti" per i prestiti, attorno al 5%. Una scelta inevitabile per la bassa capitalizzazione che abbiamo. Il fatto di continuare a crescere resta un dato positivo rispetto al sistema bancario, ma fermarci al 5% non soddisfa chi vuole dare risposte a quell'economia orientata al bene comune di cui abbiamo un gran bisogno e che ci chiede credito. Ecco allora che la sfida è quella di esplorare il potenziale di partecipazione che la finanza etica racchiude. La finanza è un acceleratore di economia. I risparmi hanno l’eccezionale caratteristica di poter creare economia nuova pur rimanendo di proprietà dei risparmiatori. Come mezzi di produzione che non si usurano. Non esiste la neutralità: se non scegliamo noi, se non chiediamo niente, allora sceglie il mercato secondo la regola della massimizzazione a breve del profitto, non certo della responsabilità sociale e ambientale”.
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