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Bambini senza scuola, 61milioni nel mondo

Data: 18/04/2013
Categoria: Altre News

Ancora troppi bambini non hanno accesso allo studio, tante le discriminazioni e le differenze. I dati nel rapporto di Save the children che si appresta a far partire la settimana di sensibilizzazione

A breve partirà la Global action week di Save the Children Italia nell'ambito della Campagna Globale per l'Educazione. La settimana dal 21 al 27 aprile in tutto il mondo vedrà la partecipazione, in Italia, di centinaia di studenti, studentesse e insegnanti uniti per chiedere che il diritto all'educazione di qualità sia universalmente garantito.

"Ogni studente ha bisogno di un insegnante", questo l'appello per raggiungere l'obiettivo prefissato. Per l'occasione, l'organizzazione ha pubblicato un rapporto sulla scolarizzazione dei bambini dal titolo "Mettere fine all'esclusione invisibile". 

Era uno degli obiettivi del Millennio quello di aumentare l'accesso scolastico e garantire una formazione di qualità affinchè i piccoli alunni possano in futuro essere protagonisti di una società più giusta e democratica, risultati, che però, sembrano ancora lontani. Sono 61 milioni i bambini che non hanno una scuola, anche se negli ultimi quindici anni è cresciuto l'accesso all'istruzione a livello mondiale. Nel mondo ci sono anche 130 milioni di bambini che pur potendo frequentare non riescono ad acquisire adeguate competenze di base come la lettura, la scrittura e la matematica. Nel rapporto si sottolinea il fatto che la scarsa educazione di qualità e la scadente formazione riguarda soprattutto i più poveri e gli emarginati e si traduce in una grave forma di esclusione. Un sistema educativo ingiusto che porta poi decine di milioni di bambini e bambine ad essere privati di reali opportunità per il loro futuro a causa del loro genere, della loro provenienza geografica, del reddito dei loro genitori. E' emereso, poi, che persistono disuguaglianze tra ricchi e poveri. 

Dai dati si apprende che: "Sono 250 milioni i bambini in età scolare, il 40 per cento del numero globale, che non frequentano, hanno abbandonato la scuola oppure ci vanno ma senza riuscire realmente ad acquisire le competenze di base. Questi ultimi corrispondo a circa 130 milioni.In Africa, solo la metà dei circa 128 milioni di bambini riesce a raggiungere una formazione scolastica di base". In alcuni paesi, nonostante gli impegni per migliorare,si è registrato un calo dell'apprendimento, mentre in alcune aree del mondo sono ancora forti le discriminazioni tra sessi: in parecchi casi la frequenza della scuola secondaria viene negato alle ragazze. E persistono anche forme di discriminazione che colpiscono i bambini più poveri e quelli che vivono nelle zone rurali o in aree urbane degradate.

Save the children chiede degli interventi immediati, e afferma che comunque si può migliorare sia dal punto di vista dell'accesso all'educazione sia nel miglioramento dei livelli di apprendimento. 

"Se un bambino non va a scuola e' un'ingiustizia ovvia e un grave fattore di esclusione - commenta Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia - Ma sono milioni i bambini che pur andando a scuola soffrono perche' non hanno una reale possibilità di imparare. Dal momento in cui stiamo definendo i prossimi obiettivi a livello globale, bisogna porre l'attenzione sull'educazione e fare in modo che nessun bambino venga escluso sia dalla scuola sia dall'apprendimento. Occorre assicurare maggiore qualità nell'istruzione e un piu' equo sistema scolastico per sconfiggere l'ineguaglianza di reddito e ricchezza che continua a danneggiare le società minacciando la prosperità dei paesi".



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