Lecce contro la violenza sulle donne
Categoria: Altre News
L'amministrazione ha aderito alla Campagna 365 giorni No proposta da Anci e dal Comune di Torino. Firmata una carta d'intenti con dieci impegni da assumere

Anche il Comune di Lecce ha aderito alla Campagna 365 giorni No contro la violenza sulle donne proposta da Anci e ideata e promossa dal Comune di Torino. Un'iniziativa per dare un maggior stimolo nel potenziare il proprio impegno nella prevenzione e nel contrasto alla violenza contro le donne. L'adesione alla Campagna 365 giorni No comporta la sottoscrizione di una Carta d'Intenti, nella quale sono indicati in dieci punti gli impegni da assumere per diffondere una cultura della non violenza e della discriminazione di genere e che prevedono il coinvolgimento attivo e la collaborazione di altri enti, istituzioni, associazioni e la società civile.
Con l’adesione alla Campagna 365 giorni No i Comuni sottoscrittori si impegnano a:
1. Promuovere, anche in collaborazione con altri enti ed istituzioni e con la società civile, azioni ed iniziative volte a prevenire ogni forma di violenza contro le donne e a rimuovere le cause che possono portare ad agire e a subire violenza.
2. Istituire e sostenere reti che coinvolgano il più ampio numero di enti, istituzioni, servizi e associazioni, per individuare modalità di intervento coordinate e condivise per prevenire le violenze contro le donne e per offrire aiuti concreti alle donne vittime di violenza.
3. Impegnarsi affinché sul proprio territorio siano operativi Centri Antiviolenza e Case Rifugio per donne vittime di violenza, avvalendosi anche della collaborazione e del sostegno di altri enti e associazioni.
4. Realizzare progetti volti alla diffusione di una cultura dei diritti fondamentali e della non discriminazione di genere.
5. Promuovere e sostenere iniziative di sensibilizzazione e informazione nelle scuole e nei luoghi frequentati da ragazzi e ragazze.
6. Sostenere le associazioni e gli organismi impegnati a prevenire e contrastare violenza contro le donne.
7. Promuovere e sostenere progetti volti al recupero degli uomini maltrattanti, per incoraggiarli ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, per prevenire nuove violenze e modificare i modelli comportamentali violenti.
8. Organizzare, anche attraverso il coinvolgimento degli organismi di parità, corsi di informazione e sensibilizzazione, rivolti ai dipendenti e alle dipendenti e agli amministratori e amministratrici del proprio Comune.
9. Inserire nei propri Regolamenti procedure che vietino l'utilizzo, anche da parte di soggetti privati, di messaggi pubblicitari che contengano immagini o frasi che offendono le donne o che istighino alla violenza contro le donne.
10. Promuovere e diffondere la "CAMPAGNA 365 NO" divenendone testimonial in prima persona come Sindaci/che e invitando i propri concittadini/e a divenire anch' essi/e testimonial della Campagna, con una presa di posizione chiara e forte contro ogni forma di violenza contro le donne.
In questi giorni, inoltre, sono in corso a Roma due convegni sul tema organizzati dall'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, insieme all'Osservatorio nazionale Stalking, mirati a misurarsi con la necessità di andare oltre la “giustizia punitiva”. Secondo l'associazione, i cui volontari seguono dal 2002 sia vittime di violenza che autori di violenza, entrambe le "parti" hanno qualcosa in comune: disagi relazionali legati a una profonda insicurezza, a volte dovuta ad un lutto non elaborato. L'associazione, e in particolare il Dipartimento di Ricerca Pisco-Sociale, ha anche attivato un altro tipo di ricerca, intervistando 200 studenti universitari under 25, un modo per sondare i pensieri e i vissuti degli adolescenti proprio in merito alla violenza. I risultati sono interessanti: su 100 studentesse, il 15% ha subito almeno una volta violenza e nel 55% dei casi non l'ha denunciata perché - secondo il 43% -"avrebbe peggiorato la situazione". Tra i ragazzi - sempre 100 persone - l'11% ha subito un caso di violenza, ma nel 55% dei casi l'autore è una ragazza. Il 91% non ha mai chiesto aiuto, nel 60% dei casi perché "non voleva fare male". Alta, in entrambi i sessi, la scarsa fiducia nei mezzi di comunicazione, che non darebbero informazioni utili sulla violenza (lo pensa il 68% delle ragazze e il 65% dei ragazzi) e addirittura sfrutterebbero i casi di cronaca a proprio vantaggio per gli introiti pubblicitari (50%, 40%).
Torna all'elenco delle notizie