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Fair Trade Fair Peace

Data: 03/07/2013
Categoria: Altre News

Al via una nuova linea artigianale equo-solidale che per la prima volta valorizza le produzioni di israeliani e palestinesi, promossa anche dalla cooperativa Commercio Equo e Solidale di Lecce

Nasce una nuova linea artigianale equo-solidale che unisce Israele e Palestina. Si chiama “Fair trade fair peace – Il commercio equo e solidale per una giusta pace in Israele e Palestina” (2012-2014) progetto che tende a concretizzare l'esperienza - per la prima volta - di una produzione in comune di manufatti palestinesi e israeliani commercializzati attraverso le reti e le botteghe del commercio equo in Puglia, nelle Marche, in Toscana e in Emilia Romagna, consegnando la possibilità e la responsabilità di una giusta pace tra i due popoli fondata sulla comune dignità e rispetto. L'attività è promossa a partire dal 2006 dalla cooperativa Commercio Equo e Solidale Onlus di Lecce, in partenariato con la Provincia di Lecce e l'Istituto di Cultura Mediterranea della Provincia di Lecce e col cofinanziamento della Regione Puglia, Assessorato al Mediterraneo - Settore Mediterraneo (L.R. 20/2003 Partenariato per la Cooperazione), ha ottenuto nel 2010 anche il sostegno e il finanziamento della UE grazie alla collaborazione con l'ong COSPE di Firenze che ha ampliato e presentato (come capofila) alla Commissione Europea un progetto di ulteriore sostegno e coinvolgimento del territorio italiano (coinvolte anche associazioni delle Marche e dell'Emilia Romagna). Ritenendo che la soluzione del conflitto in Medio Oriente inizi con il ritiro dell'occupazione israeliana in Palestina e la creazione di reali opportunità economiche e di lavoro, i partner del progetto hanno unito i loro sforzi per sostenere le popolazioni più vulnerabili, dando priorità alle donne. Con il progetto "Fair Trade Fair Peace" si vuole migliorare le capacità produttive e le opportunità di reddito per 20 donne del campo profughi di Deishe a Betlemme, 200 artigiani, uomini e donne, e le loro famiglie nell'area di Betlemme, 2 gruppi di disabili a Betlemme, per circa 50 ragazzi, e 150 donne e le loro famiglie della minoranza palestinese in Galilea.
La linea artigianale equosolidale Fair Trade Fair Peace, quindi, valorizza l'economia sociale come volano per la pace e il dialogo tra due popoli in conflitto. I prodotti includono oggetti artigianali realizzati con legno di ulivo, ceramica, ricami, cesti di olivo e palma di dattero, una gamma di saponi di olio di oliva, erbe e specialità alimentari come za'atar e miele, così come altri prodotti che ben rappresentano la combinazione di entrambe le culture israeliana e palestinese.

ll progetto nasce con la collaborazione di Osnat Shperling, dell'associazione Sindyanna of Galilee, Kfur Cana (Cana di Galilea) per Israele e  Lana Qumsieh dell'associazione BFTA- Betlehem Fair Trade Artisan, Betlehem,  per la Palestina.

L'iniziativa nasce con il primo intervento "Olivo: Coltura e cultura del Mediterraneo - Percorsi di Economia Solidale tra Puglia, Palestina e Israele" (2007-2009) grazie al quale si sono create le basi per un primo proficuo contatto e conoscenza degli attori partner dell'intervento guardando alla pianta dell'olivo - nel duplice aspetto, economico e simbolico - l'elemento comune alle due sponde del Mediterraneo cercando quelle dinamiche di dignità e reciproco rispetto che Don Tonino Bello chiamava la "convivialità delle differenze". Col secondo intervento “Olivo: pace e sviluppo nel Mediterraneo” (2009-2010) si è voluto consolidare il processo cominciato in precedenza seguendo ancora la visione di don Tonino Bello affinché “la Puglia (e il Salento) sia proiettata nel Mediterraneo come arco di pace” in grado di costruire dinamiche di dialogo e scambi di solidarietà e giustizia condivisa.

Il 12 maggio scorso a Gerusalemme è stata lanciata ufficialmente questa prima linea di prodotti del commercio equo e solidale, nata dalla collaborazione tra palestinesi e israeliani arabi ed ebrei. La presentazione si è tenuta all'American Colony Hotel.
Nel mese di luglio verrà presentata anche in Italia con la visita che le rappresentanti delle associazioni partner realizzeranno nelle regioni coinvolte. E il primo lancio nazionale sarà dall'8 al 12 luglio nel Salento, per poi continuare nelle Marche e in Emilia.

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