Un app a tutela del diritto alle pari opportunità a lavoro
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Realizzata da PazLab per la Consigliera di Parità della Provincia di Lecce, Alessia Ferreri, l'applicazione è gratuita e disponibile sia per sistemi operativi Android che Ios (Apple) che per gli smartphone
La tecnologia si fa tutela del diritto alle pari opportunità con la nuova app nata per di informare, prevenire e contrastare gli abusi e la discriminazione di genere sui luoghi di lavoro. Realizzata da PazLab per la Consigliera di Parità della Provincia di Lecce, Alessia Ferreri, l'applicazione è gratuita e disponibile sia per sistemi operativi Android che Ios (Apple) che per gli smartphone.
Un sistema che permette, inoltre, di segnalare un abuso attraverso la compilazione di un form molto semplice. Chi scarica l’app ha la possibilità di trovare subito una risposta ad una domanda di aiuto, perché questa segnalazione è direttamente collegata all’ufficio della Consigliera di Parità. Una possibilità strategica considerando che nella Provincia di Lecce nel caso di molestie e violenze fisiche sul luogo di lavoro, le donne tendono a non denunciare. Per questo motivo, lo scorso dicembre è stato siglato un protocollo di intesa interistituzionale, col quale ogni ente ha preso degli impegni precisi, tra cui quello di sensibilizzare l’opinione pubblica.
Condivisa dalla Rete Interistituzionale per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno delle molestie, violenze di genere e discriminazioni sui luoghi di lavoro, permette di accedere a contenuti ed informazioni che vanno dalle attività, agli eventi creati dall’ufficio della Consigliera, ai servizi. In più all’interno è stato previsto il Codice delle Pari opportunità, e una serie di contenuti preventivi e di contrasto alle molestie, alla violenze e alla discriminazione di genere in ambito lavorativo.
L'Ufficio della Consigliera di parità, nel riceve le segnalazioni sui casi di discriminazioni in ambito lavorativo, si attiva in diversi modi. In alcuni casi, la situazione è stata risolta in maniera transattiva perché la Consigliera ha anche una funzione di negoziazione di secondo livello. In caso di segnalazione c’è la presa in carico e la verifica dell’esistenza di una situazione di discriminazione; viene fatto, inoltre, uno screening di decodifica, perché non sempre la segnalazione può essere una discriminazione. In alcuni casi è necessario ricorrere a un parere legale.
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