Un ricorso collettivo per rivendicare il diritto al sostegno scolastico
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All'iniziativa lanciata sul web da due madri di ragazzi disabili hanno già aderito circa mille famiglie. Indubbia la convenienza economica rispetto alle spese legali per chi decidere di partecipare

Lanciata su facebook da due madri di ragazzi con disabilità, sta riscuotendo un forte successo la proposta di ricorso collettivo nazionale volto a ottenere le giuste ore di sostegno per tutti gli alunni che ne abbiano necessità. Un'iniziativa collettiva cui hanno aderito già un migliaio di famiglie per far accendere i riflettori su una situazione che da anni sembra essere incagliata nelle maglie dei ricorsi personali e dei tagli alle risorse. L'appello a partecipare al ricorso collettivo è rivolto a tutti colori che sono interessati alla questione, indipendentemente dal genere, dall’ordine e grado della scuola interessata, con un indubbio vantaggio economico rispetto alle spese legali da investire che diminuiranno all'aumentare del numero dei partecipanti.
«Siamo nuovamente alle porte di un nuovo anno scolastico – vi scrivono le promotrici – e torneremo a bussare alle porte delle Direzioni Scolastiche, chiedendo riscontro alle parole tanto paventate di diritto, sostegno, integrazione. Oramai reduci da anni di risposte promettenti che non diventano mai realtà soddisfacenti né in termini di ore assegnate, né (tanto meno) in ordine di qualità d’integrazione, quest’anno ci rivolgeremo ad uno studio specializzato in diritto scolastico. La strada è quella del ricorso al TAR [Tribunale Amministrativo Regionale, N.d.R.] o (a discrezione dei professionisti che ci guideranno) del ricorso per discriminazione alla Magistratura Civile».
Ecco un approfondimento sulla questione.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti e per aderire all’iniziativa: ricorso.collettivo@gmail.com.
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