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Troppo amore: sbagliato!

Data: 03/10/2013
Categoria: News Regione Puglia

Si snoda su tutto il territorio regionale, una campagna di sensibilizzazione e comunicazione sui temi dell'antiviolenza. Diffusi i primissimi dati rilevati da un monitoraggio nei CAV

Al via la campagna di comunicazione e sensibilizzazione “Troppo amore: sbagliato!” per il contrasto alla violenza di genere, promossa dalla Presidenza della Giunta Regionale in collaborazione con Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo, Assessorato al Welfare, Consigliera Regionale di Parità e Teatro Pubblico Pugliese. Una serie di iniziative per sensibilizzare i cittadini e le cittadine pugliesi ai temi dell’antiviolenza, ma soprattutto per promuovere in maniera capillare una cultura della differenza di genere e la conoscenza dei servizi e degli interventi attivi in Puglia per prevenire, contrastare e contenere il fenomeno della violenza di genere.

La campagna di comunicazione prevede due prime tappe a Bari a cui faranno seguito varie iniziative sul territorio regionale che vedranno coinvolti tutti gli attori che a vario titolo si occupano di questo problema: dai Centri antiviolenza, alle associazioni, ai servizi degli enti locali. In programma lo spettacolo “Ferite a Morte” in scena il 3 ottobre al Teatro Petruzzelli (ore 21). Il recital di Serena Dandini, prodotto da Mismaonda, va in scena con uno straordinario cast al femminile di ritorno da Bruxelles, dove è stato rappresentato (a giugno scorso) nella sede del Parlamento europeo, e prossimo a partire per un tour internazionale. In dicembre la replica nelle altre città capoluogo pugliesi.

I dati sulla violenza sul territorio, ancora molto parziali e rilevati grazie alla collaborazione di 8 Centri antiviolenza (in sigla CAV) pugliesi (quelli operativi nel 2012) su 18,  non sono certo rassicuranti. Secondo un monitoraggio ancora in corso, nel 2012 sono circa 300 le donne che si sono rivolte ai Cav per avere un sostegno o per denunciare casi di violenza. Le donne sono in assoluta maggioranza (88%) di nazionalità italiana e denunciano casi sia di violenza psicologica (30,8%) sia di violenza fisica (28,6%), nella maggior parte dei casi agiti da partner (73,2% tra coniugi, ex, partner, conviventi etc.).

“Colpisce il fatto – sottolinea l’assessore regionale al Welfare Elena Gentile – che le violenze avvengano per la stragrande maggioranza da parte di uomini che hanno avuto una relazione significativa con le donne, vittime poi della loro stessa violenza a testimonianza di un fenomeno tutto culturale: le donne sono nel nostro mondo ancora una proprietà maschile e l’universo maschile fa fatica a fare i conti con donne economicamente e socialmente autonome. Colpisce che vi siano tanti figli in Puglia, di cui il 61% minori, costretti ad assistere a questo disastro”.



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