Al via la riforma dell'ISEE
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Il nuovo Indicatore della Situazione Economica Equivalente sarà più attento alle famiglie numerose e alle disabilità. In Puglia da gennaio parte un apposito percorso formativo per gli Uffici di Piano di Zona

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Dpcm di riforma dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), uno dei principali strumenti utilizzati per l'erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali. Grazie al nuovo ISEE, sarà per valutare in modo completo la condizione economica delle famiglie incrociando le diverse Banche Dati fiscali e contributive, riducendo le aree di autodichiarazione, e rendendo più facile, così, l'integrazione di dati e prestazioni a livello nazionale e locale. La riforma, inoltre, prevede non solo una definizione più ampia del reddito ed un maggior peso della situazione patrimoniale, ma anche una forte attenzione alle famiglie più numerose e alle diverse condizioni di disabilità.
Ecco le principali novità della riforma:
- vengono considerate tutte le forme di reddito, comprese quelle fiscalmente esenti;
- migliora la capacità selettiva dando un peso più adeguato alla componente patrimoniale;
- considera le caratteristiche dei nuclei con carichi gravosi, come le famiglie con 3 o più figli e quelle con persone con disabilità;
- consente una differenziazione dell'indicatore in riferimento al tipo di prestazione richiesta;
- riduce l'area dell'autocertificazione, consentendo di rafforzare i controlli per ridurre le situazioni di accesso indebito alle prestazioni agevolate.
Inoltre:
- è introdotta la possibilità di calcolare l'ISEE "corrente" in caso di variazioni del reddito corrente superiori al 25 %;
- vengono sottratti dalla nozione di reddito gli assegni di mantenimento, i redditi da lavoro dipendente (quota del 20% fino a un massimo di 3.000 euro), pensioni (quota del 20% fino a 1.000 euro), costo dell'abitazione (da 5.165 a 7.000 euro all'anno) e le spese effettuate da persone con disabilità o non autosufficienti;
- vengono aumentate le franchigie per ogni figlio successivo al secondo (500 euro per la deduzione dell'affitto, 2.500 euro per la deduzione sulla prima casa, 1.000 euro per il patrimonio immobiliare).
Nella Regione Puglia, infine, nell'ambito del Progetto Capacity Building (Asse VII PO FSE Puglia 2007-2013) da gennaio prenderanno avvio le attività di formazione e il laboratorio partecipato per la costruzione dello schema di regolamento unico di Ambito per l'accesso e la compartecipazione al costo delle prestazioni. Le attività sono promosse dall'assessorato al Welfare e saranno realizzate in collaborazione con il FORMEZ.
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