SCN, un ponte con il mondo del lavoro
Categoria: Altre News
Lo ha ribadito Di Blasio, presidente della Conferenza nazionale enti servizio civile in occasione della presentazione del XIV Rapporto annuale. Si chiede stabilità e chiarezza nella definizione dei fondi per i prossimi 3 anni
Meno progetti presentati e meno posti, nonostante la domanda rimanga alta. E nonostante questa lenta decadenza, la Legge di stabilità stanzia 115 milioni di euro per il Servizio Civile nazionale per il 2014 e inspiegabilmente li taglia a 60/70 milioni per il 2015 e il 2016. I dati sono quello del XIV Rapporto annuale sul SCN presentati dalla Conferenza nazionale enti di servizio civile (Cnesc), l’organizzazione che raggruppa le principali realtà nazionali impegnate nel servizio civile in Italia, a ridosso del 15 dicembre, l'anniversario della prima legge sull’obiezione di coscienza, la 772/72. Curata insieme al Cissc (Centro Interuniversitario di Studi sul Servizio Civile), l’indagine è riferita in particolare agli anni 2011-2012 ed evidenzia su questo periodo una situazione altalenante nei settori di impegno della Cnesc, all’interno di una crisi complessiva del servizio civile nazionale. In questo biennio, si registra un significativo calo di progetti presentati: 1.882 nel 2010, 1.477 nel 2011 e 1.425 nel 2012. Contrariamente, rispetto al 2010, nel calcolo dei progetti realizzati (ma anche di quelli finanziati) si riscontra invece un incremento, seppur contenuto di progetti: dai 520 del 2010, ai 530 e 599 del 2011 e 2012.
«Il Servizio civile non è un apprendistato, né avviamento al lavoro, né lavoro sottopagato... Ma nella molteplicità dei risultati che questa esperienza produce, è possibile individuare un legame con il mondo del lavoro, dalle acquisizioni di competenze, all'imparare a lavorare». Lo ha detto Primo Di Blasio, presidente della Conferenza nazionale enti servizio civile (Cnesc).
Un calo costante si riscontra per quanto riguarda il numero complessivo di posti messi a bando e di domande ricevute dalla Cnesc, la ricerca evidenzia un rapporto di quasi 1:3 per il 2011. Si tratta in particolare di “6.511 posti, per i quali sono pervenute 17.372 domande complessive, ovvero il 266% circa dei posti disponibili”, con un tasso di selezione però solo del 36% (6.332 giovani selezionati). Per i diversi settori di attività, risulta predominante sia nel 2011 che nel 2012 già in fase di progettazione quello dell’assistenza, seguito dall’area della cultura ed educazione, dal settore servizio civile all’estero ed infine da quello ambiente e protezione civile.
Torna all'elenco delle notizie
