"Io fitodepuro" premia l'impianto di Melendugno
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Progetto pilota in Puglia, il sistema di fitodepurazione ambientale è stato premiato dal progetto di sensibilizzazione promosso da Legambiente Puglia che ha coinvolto oltre 1600 ragazzi
Il progetto di sensibilizzazione sulla fitodepurazione e sull’importanza che rivestono le zone umide “Io fitodepuro” ha premiato l'impianto di Melendugno quale positiva esperienza pilota in Puglia. L'impianto mira a coniugare l’esigenza della depurazione delle acque reflue dei Comuni di Calimera, Martignano, e Melendugno con quella della riqualificazione ambientale e dell’arricchimento eco-paesaggistico regionale, tramite la creazione di un’area umida.
Con il progetto “Io fitodepuro” promosso da Legambiente Puglia è stato attivato il monitoraggio della flora e della fauna presente nella zona palustre e condotti rilievi periodici delle comunità vegetali e dell’avifauna che hanno permesso di individuare la presenza di quattro tipi di comunità vegetali:
- vegetazione acquatica natante (Lemneto)
- vegetazione acquatica radicante (Canneto, Tifeto, Comunità delle idrofite radicanti)
- vegetazione riparia e dei prati periodicamente inondati (Prati allagati, Comunità di sponda bassa, Comunità di sponda alta)
- vegetazione arbustiva xerofila (Gariga ad Erica manipuliflora).
A queste si aggiungono 73 specie di avifauna, di cui 61 per il passo primaverile (Marzo-Aprile-Maggio) e 58 per quello autunnale (Settembre-Ottobre). Sono state rilevate anche quattro specie di anfibi, quattro di rettili e sei di mammiferi.
Già vincitore nel 2011 del premio nazionale “Pianeta acqua” promosso dal Forum nazionale per il risparmio e la conservazione della risorsa idrica, l’impianto è stato visitato da numerose scolaresche provenienti da tutta la Puglia, di ogni ordine e grado. Al progetto hanno partecipato 100 classi di 26 scuole provenienti da tutta la regione (il 61% dalla provincia di Lecce, il 23% da Bari, il 2% sia da Brindisi che da Barletta), per un totale di circa 1675 alunni, dal 5 aprile 2013 fino alla prima settimana di giugno e per tutto il mese di ottobre.
L'iniziativa coniuga tutela ambientale e formazione: durante il percorso, i ragazzi hanno acquisito concetti base legati alle acque reflue e ai nuovi trattamenti depurativi naturali, analizzato l’habitat dell’area umida ricostruita, e compreso l’importanza che riveste, in quanto nursery, come ricovero accogliente per la consistente popolazione svernante e le numerose specie nidificanti. L’analisi è stata fatta partendo da una osservazione olistica dell’ecosistema, imparando ad utilizzare come prima esperienza i sensi per poi riversare in modo scientifico e metodologico ciò che si è osservato.
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