Buon Natale della piccolezza

Data: 21/12/2013
Categoria: News CSV Salento

Sono 2013 anni che tutto il mondo in questo momento dell’anno si lascia incantare, inquietare, intenerire dall’evento della nascita di un Bambino in fasce, povero, migrante insieme ai suoi genitori nelle terre dalla Palestina verso il deserto dell’Egitto, coccolato e apprezzato solo da umili pastori. Quale arcano mistero c’è sotto la “energia” che promana da quella stalla? Siamo abituati a credere che la forza vince, che la razionalità domina la storia, che il possesso è la più grande fortuna e la più grande aspirazione della vita. E invece quella fragile, tenera, misteriosa piccolezza di un bimbo bisognoso di tutto e capace solo di vivere e respirare nel solco dell’Amore, e per questo icona/manifestazione del Bene, “rovescia i potenti dai troni, e innalza gli umili”. La piccolezza è la culla dell’Amore, solo chi sperimenta il proprio limite e il bisogno degli altri può amare. Perché o si vive nell’amore, o si sopravvive nella morte. L’amore è l’opposto della morte. Questa è la ragione per cui i potenti, accecati dal voracità inconcludente del possesso, considerano odiosa l’umiltà del Bambino, e per questo arrivano perfino a commettere la follia di appenderlo un giorno sulla croce, solo perché ha amato e perdonato. L’Amore è la via indicata dal piccolo di Betlemme, ma è anche l’anima della vita di tutti gli uomini e donne, credenti e non credenti, che si impegnano per costruire relazioni pacificate, giuste, vere, che si impegnano a salvare e implementare i Beni Comuni. Solo questi uomini e donne sanno che cosa significa dirsi “Buon Natale”. E questi auguri ce li facciamo volentieri, perché sia vero Natale e sempre Natale. Ma al Bene, che è Dio, chi crede chieda anche che i cuori di tutti gli uomini, anno dopo anno e ancora per tanti secoli, vengano scalfiti e colpiti dall’umiltà e dalla tenerezza del Figlio di Dio nella stalla, fino a quando un giorno l’Amore sconfiggerà per sempre la paura e la morte.

Luigi Russo

Presidente CSV Salento