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Approvato il programma d'azione sulla disabilità

Data: 03/01/2014
Categoria: Altre News

Al centro la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone disabili. Scettiche le associazioni: rimane sospesa la questione risorse

Con la pubblicazione in Gazzetta, è ufficialmente legge il programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità. Circa 50 pagine ispirate alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità di indicazioni e interventi che dovrebbero essere messi in pratica nei prossimi due anni per migliorare la loro qualità della vita e garantirne pienamente i diritti. Tra i temi caldi, la revisione del sistema di accesso, il riconoscimento della certificazione della condizione di disabilità e il modello di intervento socio-sanitario; il lavoro e l'occupazione; politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente e l'inclusione nella società; la promozione e l'attuazione dei principi di accessibilità e mobilità; i processi formativi e l'inclusione scolastica; la salute, il diritto alla vita, l'abilitazione e riabilitazione; e infine la cooperazione internazionale.

Il programma è frutto di un lavoro durato due anni che ha scandito soprattutto la Conferenza nazionale sulle politiche della disabilità organizzata dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali nel luglio scorso.

Tante le perplessità avanzate dalle associazioni, in particolare la natura precaria delle attività di programma. Come precisa la stessa relazione illustrativa arrivata in Consiglio dei ministri, le azioni richiamate nel documento, “risultano finanziabili nei limiti degli stanziamenti previsti, mentre gli impegni assunti alla presentazione alle Camere di nuovi provvedimenti legislativi saranno condizionati al rispetto della disciplina ordinaria in tema di programmazione finanziaria”. Pertanto, “la sede nella quale saranno ponderate le diverse esigenze di settore è la Decisione di finanza pubblica, sulla base della quale verrà definito il disegno di legge di stabilità”. 



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