Pochi ricchi ma sempre più potenti
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Secondo l'Oxfam, la ricchezza di metà della popolazione mondiale è nelle mani di 85 persone che influenzano le decisioni politiche

Non è certo una novità, ma ricordarselo ogni tanto serve a contestualizzare tendenze e cambiamenti globali. In vista del World economic forum, in programma dal 22 al 25 gennaio a Davos, è stato diffuso il rapporto di ricerca “Working for the few" a cura di Oxfam che delinea un mondo sempre più spesso governato dal denaro. Le élite economiche mondiali hanno assunto un rilevante potere politico, influenzando i destini dei singoli Paesi o, come nel caso dell'Europa, di interi continenti.
Secondo l'indagine, la ricchezza di metà della popolazione terrestre – 1.200 miliardi di euro – è concentrata nelle mani di 85 persone. Dall'altra parte, 3 miliardi e mezzo di persone. Tra gli 85 super super ricchi ci sono anche tre italiani: Michele Ferrero, Leonardo del Vecchio e Miuccia Prada.
Un gap che mette a rischio la democrazia ed evidenzia l'inganno consapevole che falsa un mercato in cui i pochissimi ricchi hanno sempre di più, e i poveri, la stragrande maggioranza, hanno sempre di meno. Dai sondaggi realizzati in India, Sud Africa, Spagna, gran Bretagna e Stati Uniti è emerso che la maggior parte degli intervistati ha la convinzione che le leggi oggi siano scritte e concepite per favorire i più ricchi. In 29 su 30 paesi sviluppati o in via di sviluppo esaminati dall'indagine la tassazione per i ricchi non fa che diminuire, con l'1% dei più ricchi della terra che detiene complessivamente un patrimonio di 180 trilioni di dollari. Questo significa che in molti paesi, i ricchi non solo guadagnano di più, ma pagano anche meno tasse. Questa conquista di opportunità dei ricchi a spese delle classi povere e medie ha contribuito a creare una situazione in cui, nel mondo, 7 persone su 10 vivono in paesi dove la disuguaglianza è aumentata negli ultimi trent’anni, e dove l’1% delle famiglie del mondo possiede il 46% della ricchezza globale(110.000 miliardi dollari).
Da qui i principi-guida avanzati da Oxfam in vista del World economic forum:
1. sostenere una tassazione progressiva e contrastare l'evasione fiscale;
2. astenersi dall'utilizzare la propria ricchezza per ottenere favori politici che minano la volontà democratica dei propri concittadini;
3. rendere pubblici tutti gli investimenti nelle aziende e nei fondi di cui sono effettivi beneficiari
4. esigere che i governi utilizzino le entrate fiscali per fornire assitenza sanitaria, istruzione e previdenza sociale per i cittadini;
5. adottare dei minimi salariali dignitosi in tutte le società che posseggono o che controllano;
6. esortare gli altri membri delle élite economiche a unirsi a questa causa
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