Te lo regalo se vieni a prenderlo
Categoria: Altre News
Nasce su Facebook un gruppo solidale per il riuso e la solidarietà, all'insegna della sostenibilità sociale ed economica

Una vera e propria comunità che di virtuale ha solo le modalità, per il resto solo fatti. Si chiama “Te lo regalo se vieni a prenderlo” e conta oltre 250 mila utenti. Il meccanismo è semplice, si basa sul regalare beni per dare una seconda vita agli oggetti inutilizzati e permettere così il riuso, la gestione più intelligente delle risorse e i legami sociali. Vediamo come funziona nel dettaglio: si donano cose che non servono più, pubblicando un annuncio con la foto dell’oggetto e indicando la zona del ritiro sulla pagina Facebook del gruppo relativo alla propria regione (vi è un gruppo per ogni regione). In Puglia il gruppo conta 18.550 membri. Prima di aderire al gruppo è necessario condividere dodici regole chiare e tre principi fondamentali: “Evolversi vuol dire utilizzare al meglio le risorse”, “Tutti possiamo essere una risorsa per gli altri”, “Abbracciamo il principio della collaborazione e della buona fede”. Chi vuole può esprimere il suo interesse attraverso una prenotazione e il donatore sceglie liberamente a chi donare tra i candidati, meglio se privilegiando chi è più vicino per favorire l’economia locale a chilometro zero. Chi si aggiudica l’oggetto si accorderà con il donatore per il ritiro. Sulla bacheca, oltre ad offrire oggetti, si può anche pubblicare i propri “cerco”, sempre per ogni tipo di bene o servizio. Basta fotografare e postare sulla home del gruppo ciò che si vuol donare (indicando la zona in cui si abita), oppure specificare l'oggetto di cui si necessita. Non sono ammessi animali, armi, medicinali e materiale a sfondo sessuale. Per il resto tutto può essere dato o cercato. Non c'è scambio di soldi, non si fa beneficenza perché l’idea è regalare anziché comprare o buttare. Tutto si basa sulla gratuità del donare ciò che non serve più ad altre persone, che ne hanno invece bisogno. Si chiede solo la disponibilità di andare a ritirare l’oggetto, non avendo altro in cambio se non il gusto di donare. L’ideatore dell’iniziativa è un italiano residente in Svizzera da dove ha lanciato il progetto grazie al passaparola che sostiene una rete sociale con 40 volontari.
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